L’intervento psicomotorio, in tali circostanze, deve essere indirizzato in modo differente, ovverosia finalizzato ora all’intervento riabilitativo volto al disturbo precedentemente individuato, ora alle difficoltà di apprendimento, laddove esse siano ritenute di competenza psicomotoria.
Pertanto nel caso in cui ci si rivolga, ad esempio, ad un soggetto con problematiche relative ai Disturbi Minori del Movimento, affetto anche da dislessia, l’accento dell’intervento psicomotorio sarà posto sui Disturbi Minori del Movimento, e anche sui requisiti psicomotori necessari per la lettura.
Qualora l’intervento psicomotorio venga richiesto invece per i soli disturbi di apprendimento, alcuni autori (Ambrosiani e A-M.Wille, 2005) precisano che è necessario distinguere circa la competenza psicomotoria.
Essi individuano infatti alcuni disturbi di apprendimento prettamente di competenza psicomotoria, quali i Disturbi di Apprendimento della Scrittura, le disgrafie (non per gli aspetti linguistici); per altri disturbi riconoscono una parziale potenzialità di intervento, come ad esempio nei Disturbi di Apprendimento del Calcolo (discalculia), e, infine, in altre situazioni, come nei Disturbi di Apprendimento della Lettura (dislessia) escludono la possibilità di intervento psicomotorio.