E’ importante dunque che il gruppo sia composto da non più di 8-9 mamme, cosicché ognuna possa avere un suo speciale e personale spazio di intervento nell’esplicitare le proprie idee, le proprie sensazioni, i problemi, le paure e, in questo caso in particolare, le osservazioni fatte tra un incontro e l’altro che riguardano gli effetti del massaggio sui propri figli.
Non sempre però il gruppo è l’ideale: a volte si presentano casi da considerare con maggiore delicatezza, ad es. bimbi problematici, con qualche handicap o con problemi specifici relativi ad una zona del corpo in particolare…
Perciò è opportuno, a mio parere, cercare un compromesso tra il valore del gruppo, da non perdere, e la particolarità del caso; a questo proposito si potrebbe proporre alla mamma in questione un corso “misto”, formato cioè da una parte svolta in comune con le altre mamme, ed una più individuale con la sola insegnante, che riguarda i punti più critici per mamma e bimbo.
A parte i casi di cui sopra, comunque, il corso ha proprio come corollario molto importante anche l’obiettivo di essere l’ambiente elettivo in cui la mamma si senta a suo agio, non si senta giudicata e si trovi in un luogo in cui nessuno osi darle delle regole su cosa si deve o non si deve fare, ma piuttosto si senta libera di pensare che meglio di tutti il suo istinto di madre conosce ed è in grado di colmare i bisogni del proprio bambino.
18 Febbraio 2008 ARTICOLI
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Il corso di massaggio (seconda parte)
Notevole importanza per il corso di massaggio riveste il “gruppo”, cioè la presenza di un numero giusto di nuclei mamma-bimbo.
Ciò significa che una componente importante è sì il dialogo “speciale” tra i genitori ed i loro piccoli, ma anche la condivisione tra le diverse mamme dei “pezzi di vita” che si trovano ad affrontare in questo loro delicato periodo.
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