20 Dicembre 2009 ARTICOLI

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La proposta psicomotoria nell’asilo nido

La proposta psicomotoria può trovare spazio e applicazione anche nell’ambito dell’asilo nido, a patto che venga posta adeguata attenzione ai tempi, agli spazi, al materiale utilizzato e al ruolo dell’insegnante, nonché ad una progettualità educativa nella quale l’attività psicomotoria occupi un ruolo importante.
L’intento è quello di fornire al bambino una proposta educativa in cui abbia modo di vivere il proprio corpo in una dinamica psicologica, attraverso il gioco, la relazione e il movimento.

Nei primi due anni di vita il bambino avvia gradualmente la propria esplorazione motoria, attraverso la deambulazione e la crescente sicurezza nelle acquisizioni corporee: aumenta la gamma espressiva e l’esperienza si caratterizza nel rapporto tra apparire/sparire, riempire/svuotare, aprire/chiudere, cadere/restare in equilibrio, e così via.

L’intervento educativo psicomotorio consente di ricercare tali esperienze, in un clima di piacere e sicurezza. Infine potranno essere gradualmente avviate esperienze di scansione temporale, di percezione visiva, uditiva e tattile, di manipolazione. Occorrerà dedicare ampio spazio al gioco senso motorio, importante e centrale in questa fase evolutiva, e facilitare l’esperienza del gioco simbolico, soprattutto con i bambini oltre i due anni di età.

Potrà essere utile l’allestimento di uno spazio in cui il movimento e il gioco fusionale trovino adeguata espressione in quanto per i bambini così piccoli tale proposta appare importante.


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