8 Aprile 2020 ARTICOLI

Flavia Cravotta

La dott.ssa Flavia Cravotta è una biologa nutrizionista che si occupa di alimentazione e nutrizione umana nell’area di Torino. Per contatti e/o appuntamenti Via Frejus 5, Torino - Cell. 328/5508728 - [email protected]

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L’importanza di un’alimentazione sana in gravidanza

In gravidanza l’alimentazione acquisisce un valore ancor più importante perché influenza non solo lo stato di salute della donna, ma anche quello dell’embrione  prima e del feto poi.

 

L’organismo trae dalla dieta quotidiana e dalle riserve della madre, le sostanze nutritive essenziali alla crescita del bambino, che attraverso il circolo ematico raggiungono il feto. Anche nel caso in cui la donna abbia carenze nutrizionali, la natura garantirà al bambino tutto ciò di cui ha bisogno: una madre anemica, per esempio, lo diventerà ancora di più durante la gravidanza perché la placenta estrae, attraverso il sangue, tutto il ferro di cui il bambino ha bisogno.

Durante i nove mesi di gravidanza, le esigenze nutrizionali aumentano, sia in macronutrienti che in micronutrienti, perché aumenta la circolazione ematica, si forma un nuovo organo, la placenta, si formano le ossa e gli organi del bambino… tutto questo, ovviamente, richiede un grande lavoro!

Qualità o Quantità?

Ciò che mi preme sottolineare è che bisogna dare maggiore attenzione alla qualità dell’alimentazione e non (solo) alla quantità. Sfatiamo il mito “in gravidanza si mangia per due!” che purtroppo è ancora diffuso nella nostra popolazione. In questo particolare periodo della vita aumenta il fabbisogno di nutrienti, ma non raddoppiano le kcal giornaliere.

L’alimentazione della madre, prima e durante la gravidanza, influenza la salute del feto, del bambino e dell’adulto che sarà.

Studi scientifici hanno dimostrato una correlazione tra alimentazione della donna e insorgenza di obesità, diabete di tipo II, allergie e asma, ma anche condizionamenti della sfera emotiva del nascituro. Secondo il metodo predittivo-adattativo di Barker, il feto programma il funzionamento e il metabolismo dei suoi organi in relazione alle informazioni ambientali che riceve, incluso il tipo di alimentazione. Una donna che durante la gravidanza presenta forti carenze nutrizionali induce lo sviluppo di un fenotipo risparmiatore nel bambino.

Ciò vuol dire che nella vita adulta avrà la tendenza ad immagazzinare le sostanze nutritive, come sorta di meccanismo di sopravvivenza, e se segue una alimentazione scorretta e sbilanciata avrà la tendenza ad ingrassare facilmente con possibile conseguenza di diabete di tipo II, sovrappeso, sindrome metabolica.

La dieta della donna durante i nove mesi influenza anche la sua salute fisica e mentale post-partum.

Il rischio di depressione post-partum è più alto in quelle donne che prendono molti chili durante la gravidanza: dopo la nascita del figlio la donna si sente, giustamente, stanca, sotto stress, impaurita dai cambiamenti e la presenza dei chili di troppo la rendono ancor più nervosa e inadeguata con possibili ripercussioni a livello psicologico.

Consigli Nutrizionali per la donna in gravidanza 

A quelle donne che sono sovrappeso o obese e hanno intenzione di avere un figlio, consiglio di affidarsi prima ad un professionista del settore (nutrizionista o dietista) per cercare di raggiungere un normopeso prima del concepimento. Se all’inizio della gravidanza siete sovrappeso, fate attenzione alla vostra alimentazione quotidiana, cercando di evitare di ingrassare ulteriormente. Se, al contrario, siete sottopeso cercate di equilibrare ogni pasto per aumentare correttamente di peso.

Anche se l’alimentazione dovrebbe essere ottimale sia prima che durante la gravidanza, le esigenze dell’organismo cambiano man mano che passano i mesi e la dieta deve variare in funzione di esse.

  • Prima del concepimento: l’alimentazione deve assicurare il giusto apporto di minerali, vitamine e altri nutrienti indispensabili per garantire la salute dei gameti e il concepimento. Sarebbe meglio eliminare i cibi che contengono additivi alimentari, conservanti e i dolcificanti artificiali.

 

  • Primo trimestre: in questo periodo la crescita fetale è molto intensa ma il fabbisogno energetico della madre resta pressochè uguale e non dovrebbe notare un forte aumento di peso; l’ideale sarebbe, infatti, un aumento di un paio di chilogrammi. La nausea che spesso si manifesta in queste 12 settimane potrebbe rendere difficile alimentarsi in maniera corretta, ma non temete, la crescita del bambino è ugualmente assicurata: continuerà a nutrirsi attraverso le riserve energetiche della madre. Mangiate solo quello di cui avete voglia ma fate attenzione a non eccedere nei carboidrati; molte donne, infatti, hanno solo voglia di mangiare pane, fette biscottate, grissini, biscotti che attenuano l’acidità o la nausea momentaneamente, ma facendo dei pasti sbilanciati si rischia di mettere su peso in poco tempo. Cercate di fare piccoli spuntini a base sia di carboidrati complessi che di proteine, eliminando lo zucchero raffinato.
  • Per combattere la nausea provate a fare piccoli spuntini con semi di zucca e semi di girasole, entrambi ricchi di zinco.

 

  • Secondo trimestre: questi mesi sono in genere più tranquilli, la nausea e l’acidità si attenuano, le forze aumentano e torna l’appetito. Il fabbisogno della madre aumenta di circa 350kcal/die perché il bambino cresce rapidamente in questo periodo. È ora il momento giusto di fare pasti corretti e bilanciati, evitando gli eccessi, per garantire tutti i nutrienti di cui l’embrione ha bisogno.

 

  • Terzo trimestre: negli ultimi mesi la pancia inizia a pesare, probabilmente vi sentirete goffe, farete fatica a dormire sdraiate e a finire un pasto completo perchè l’utero preme sullo stomaco e in poco tempo vi sentirete sazie. Il fabbisogno della madre aumenta a 450kcal/die rispetto ad una donna non incinta. Un giusto equilibrio alimentare vi permetterà di non aumentare troppo di peso e vi darà la giusta carica ed energia per affrontare il parto e l’allattamento.

 

Flavia Cravotta


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