L’intervento psicomotorio con il bambino inibito necessita, in prima battuta, di un “ascolto” del corpo del bambino da parte del terapeuta.
Si apre un tempo di attesa, caratterizzato dall’apparente “non fare”, utile al piccolo per trovare una modalità di accesso all’attività individuale.
Al contempo lo psicomotricista presenta, e talvolta anche presta, il proprio corpo al bambino, “agisce” per lui, consentendogli di riconoscere e trasformare in modo piacevole le sue esperienze corporee.
Le sensazioni piacevoli, dapprima solo embrionali, vengono a poco a poco riconosciute come emozioni e organizzate gradualmente in simboli.
16 Febbraio 2009 ARTICOLI
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L’intervento psicomotorio con il bambino inibito
Il bambino inibito appare spesso “senza corpo”, non prende iniziative, o se le prende, svolge attività ripetitive.
Esita o aspetta ad iniziare, quando agisce presenta ipotonicità o ipertonicità corporea, non riesce a raggiungere lo scopo desiderato, e spesso non insiste nei tentativi.
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