12 Dicembre 2023 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: 33 Pirati

Autore
Guido Quarzo
Illustratore
Maddalena Pavanello
Casa Editrice
Coccole Books
Anno prima edizione
2021
Pagine
48
ISBN
9788894970654

Trentatrè pirati e tre corsari. Trentatrè piccole storie in rima che ci portano nel magico mondo della pirateria, con tanto di navi, teschi e piratesse. Questo libro me lo ha segnalato il mio bambino, che ha otto anni e lo ha letto a scuola. A lui e ai suoi compagni è piaciuto e così eccomi qui a parlarvene.

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Il primo corsaro ti prende per mano

A fare gli onori di casa in questo libro è il Primo Corsaro che inagura la lunga serie di rime piratesche: “Il primo corsaro ti prende per mano. Ti mostra un profilo di scoglio lontano. Ti chiama per nome e ti porta sul mare”. Da qui in poi, sarà un succedersi di pirati coraggiosi, timidi, stravaganti, gentili, paurosi… Ogni pirata viene descritto con sei versi e un’illustrazione fantasiosa. Ve ne presento alcuni, per darvi l’idea…

Il pirata con i sassi in tasca

“C’era un pirata nel mar dei sargassi che aveva in tasca cinquantatre sassi”. E cosa faceva questo pirata con tutti quei sassi? Tre li tirava in combattimento, gli altri servivano se c’era vento. Sì, perché senza zavorra, “pesava una piuma, volava nell’aria verso la luna”.

La vergogna della pirateria

E adesso un pirata sui generis, molto diverso dal “pirata tipo”. Questo pirata era “educato e cortese, molto elegante, parlava francese”.

Ma non è tutto, se lo incontravi faceva l’inchino e per salutare mandava un bacino. Ecco, agli altri pirati questi modi non sono molto congeniali, e rispondono al bacino con l’invito ad andarsene via. Povero pirata, accusato di “far vergognare la pirateria”!

Il pirata che ama i numeri

Ora un pirata capace di contare, che ama i numeri e conta tutto quello che incontra. Conta le onde del mare, conta gli scogli con le patelle, conta i pesci e conta le stelle. “Fra i numeri andava senza timore quell’aritmetico navigatore”.

E quello che ama le parole

Il mio preferito tra i trentatrè pirati: “C’era un pirata ladro e scrittore che navigava fra tante parole”. Ma era un ladro? Non proprio. “L’unica cosa che andava a rubare era l’inchiostro alle seppie del mare”. E sapete una cosa? Dato che era un ladro gentiluomo: “scrisse alle seppie chiedendo perdono”.

La piratessa in giallo

Le piratesse sono in netta minoranza, ne troviamo giusto un paio. Io vi parlo di quella con il vestito giallo. Questa piratessa sognava sempre di andare a cavallo e “quando il mare faceva tempesta fermava un’onda per montarle in cresta”. Così realizzava il suo desiderio, perché senza briglie, sella e speroni “andava a cavallo sui cavalloni”.

Il pirata della foresta

Ora è il turno di un pirata strano davvero, un pirata che con il suo veliero abita in una foresta anziché navigare per i sette mari. “C’era un pirata in una foresta volato laggiù per una tempesta, guardava stupito gli alberi strani che non reggevano vele e pennoni”.

E là, sulla sua nave in mezzo alla foresta, “quando le foglie cantavano al vento”, il pirata pensava al mare ed era contento.

Sembrava morto e invece era vivo

Altro pirata stravagante, questo è piaciuto al mio bambino: “C’era un pirata molto cattivo sembrava morto invece era vivo”. Il pirata dentro una barchetta in mezzo al mare non si stancava mai di remare. Solo che quando arriva finalmente al porto… “sembrava vivo e invece era morto”.

Lasciamo dormire l’ultimo pirata!

E il trentatreesimo pirata che chiude questa originale carrellata di pirati indecisi, un po’ fuori di testa, malati d’amore, che parlano solo con il pappagallo… è un pirata bambino! Il piccolo pirata sta dormendo su un’amaca, tenendo la mano sull’elsa della sciabola nascosta sotto il cuscino.

“Questo pirata è davvero speciale facciamo silenzio se no non vale, voltiamo pagina piano col dito, che non si accorga che il libro è finito”….

Come raccomanda l’autore, chiudiamo il libro e lo lasciamo dormire.

All’arrembaggio di giovanissimi lettori

Un libro originale, che può conquistare i piccoli lettori perché parla di pirati, argomento che in genere ha un suo fascino, e per il testo in rima, facile e veloce da leggere.

Le illustrazioni colorate esprimono bene l’atmosfera un po’ onirica del testo, dando concretezza a questi pirati fatti di sogni, vento e desideri.

Benvenuti nel mondo delle rime

Una lettura che offre l’occasione per avvicinare i bambini al mondo della poesia. Le rime sono strane e divertenti e consentono di approcciarsi al testo poetico senza fatica, con leggerezza.

Qual è il tuo preferito?

Per quanto riguarda l’età di lettura, si può leggere con bambini dai 5-6 anni circa. I bambini più grandi, dai 7-8 anni, possono divertirsi a leggerlo in autonomia e scegliere il loro pirata preferito.

Giorgia Cozza

 


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