Una strada nel bosco
“Anche per oggi la scuola è finita. Alunni a casa, lezione assegnata, sedie a posto e aula pulita. Dieci maestri curvi e stanchi, escono a prendere l’ultimo bus”. Solo che… sono in ritardo e il bus è già partito! I dieci maestri sono rimasti a piedi. È a questo punto che uno di loro, il signor Baldo, nota un cartello. “Colleghi, guardate, un sentiero nel bosco!”
Tutti insieme a Bosco Oscuro
“Dieci maestri, incauti e un po’ sciocchi, si mettono in marcia tutti contenti, mentre più avanti, nel buio più fitto, qualcuno è in agguato e affila già i denti”. Eh, sì, perché nel Bosco Oscuro si nascondono “belve pelose” e “morsi irsuti” pronti a catturare e divorare i dieci maestri convinti di arrivare a casa “in quattro e quattr’otto”.
La prima a “cadere” è la signorina Volpe che si ferma per raccogliere un soffione mentre dal bosco sbuca un mostro orripilante. Ora ci sono solo…
Ora ci sono solo…
“Nove maestri deliziosi in cima alla salita, con i mostri alle calcagna che trattengono le risa”. Il conto alla rovescia è iniziato. Il signor Fiacchi si ferma a riprendere fiato e…
Ora ci sono solo… Otto maestri deliziosi che saltellano sui sassi per attraversare il fiume. Ma la signorina Assorti non fa attenzione e finisce nelle fauci di un bestione. Ora ci sono solo solo…
Ne restano due
La signora Du Bonbon si fa tentare da una tazza di tè con i biscotti comparsa tra i cespugli. Il signor Tonti resta indietro nel prato. La signora Svampitelli accende un cerino per orientarsi nella caverna. Ad uno ad uno, i maestri vengono catturati dai mostri.
Ne restano due, sotto l’acqua, infreddoliti e senza ombrello… Il signor Baldo corre a consultare un altro cartellone solo che, dietro al cartello, è in agguato uno dei mostri. Ora c’è solo…
È rimasta una sola maestra
Rimane una sola maestra. Una maestra e dieci mostri “famelici che si leccano i baffi, non vedono l’ora di poterla assaggiare”. Ma i mostri non sanno con chi hanno a che fare! La maestra rimasta, la signorina Guerrina, insegna alla materna e non ha paura di nulla. E infatti, giriamo pagina e… La maestra sgrida i mostri arrabbiatissima urlando che c’è un limite a tutto!
Dieci mostri sorpresi e impauriti
La signorina Guerrina rimprovera i mostri e decide che è necessario impartire loro “un po’ di istruzione”. E così la storia finisce con dieci mostri pasticcioni che, al loro primo giorno di scuola, “studiano attenti le buone maniere”. Qualcuno sgranocchia il banco, qualcuno si mangia il libro, ma tutti ascoltano la maestra e cercano di fare del loro meglio.
L’ultima pagina della storia è una foto di classe intitolata “Scuola dei mostri” con i mostri schierati su tre file con la maestra sorridente in mezzo e sotto i nomi di tutti quanti.
Come finisce la storia?
A questo punto se, come me, vi state chiedendo: “E gli altri maestri?” Nei risguardi iniziali e finali (in pratica la facciata interna della copertina e la facciata accanto) trovate i nove maestri ognuno con il mostro che lo ha catturato in atteggiamento amichevole: una maestra legge per il mostro, un mostro aiuta un maestro a consultare una mappa, altri mostri abbracciano i maestri…
E qui ognuno legge il finale che preferisce: io penso che i mostri siano diventati amici dei maestri, il mio bambino è (serenamente) convinto che i maestri siano stati mangiati.
Una storia divertente e avventurosa
Una storia decisamente originale ed emozionante. Il testo in rima, il conto alla rovescia, la ripetizione dello schema “Ora ci sono solo…” tutto è studiato per catturare l’attenzione e coinvolgere il piccolo lettore. Si legge d’un fiato e (se conquista) si presta a diverse riletture.
Unica avvertenza, attenzione all’età e alle reazioni del bambino: se i mostri gli fanno molta paura o se è spaventato per la sorte dei maestri, potrebbe non essere il suo momento per questa storia.
Un delizioso intreccio di dettagli
Di questa storia colpisce l’attenzione al dettaglio. Nel testo i nomi dei maestri che si sposano con le dinamiche della loro cattura: Madame Du Bonbon che si fa attirare dai biscotti, la signorina Assorti che non si accorge di camminare su un mostro, il signor Fiacchi che si stanca rapidamente…
Nelle illustrazioni i mostri che hanno con sé qualcosa del maestro catturato (la borsetta, la sciarpa, il fischietto, ecc.), la tazza con la scritta “Maestra sei super”, il cartellone con disegnato il maestro che lo sta osservando e il mostro alle sue spalle…
Originale e piacevole da leggere
Una storia indicata per bambini dai 5 anni circa (forse anche un pochino prima, ma è molto soggettivo, ogni genitore valuterà se può essere adatta al proprio bimbo), piacevole da ascoltare ma anche da leggere in autonomia per lettori grandicelli (dai 7 anni circa).
Giorgia Cozza