30 Ottobre 2023 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: Il ciuccio di Valdemar

Autore
Maria Jönsson
Illustratore
Maria Jönsson
Casa Editrice
Beisler Editore
Anno prima edizione
2017
Pagine
28
ISBN
9788874590544
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“Valdemar ADORA il ciuccio”. E noi abbiamo adorato Valdemar e questo libro originale e imprevedibile. Attenzione, se state aiutando il vostro bimbo a dire addio al ciuccio, questo libro non fa per voi. O forse sì?

Slurp! Sluuurp!

“Ecco Valdemar. Slurp! Sluuurp! Slurpslurp!” Comincia così, con questo simpatico lupetto nero che succhia il suo ciuccio con grande (grandissima!) soddisfazione, questa storia fuori dagli schemi. Ma un giorno il papà dice: “Ora basta, Valdemar! Il ciuccio è per i lupi piccoli!”, prende le forbici e taglia in due il ciuccio rosa del lupetto.
Valdemar pensa: “Brutto papà”, ma non si perde d’animo, corre subito verso l’armadio.

Ciucci di tutti i colori

Sì, perché nell’armadio, sotto i calzini, c’è il ciuccio verde. Valdemar ricomincia a ciucciare con gran soddisfazione. Il papà, però, butta il ciuccio verde nel water!
“GRRR, perché decidono sempre i papà?” ringhia il lupetto.
Si infila sotto il letto e… trova il suo ciuccio rosso. Slurp! Si torna a ciucciare.

Un ciuccio per la sorellina

Quella sera, dopo la pappa d’avena, il papà chiede a Valdemar se può badare alla sorellina Lisa per un poco. Anche la sorellina Lisa ha il ciuccio in bocca. I due fratellini si siedono sul divano e “ciucciano un po’ davanti alla tivù”. Poi si lavano i denti. Ma quando arriva il momento di mettersi a dormire, il ciuccio della sorellina non si trova. Lisa piange disperata. Strilla forte e ancora più forte.

Mamma mia che ciucciamento!

A questo punto, Valdemar si toglie il ciuccio e lo dà alla sorellina. Vanno a letto, ma lui non riesce a dormire. “Mamma mia, che ciucciamento…” La sorellina Lisa, infatti, si addormenta ciucciando di gusto. Valdemar si tira la coperta sulle orecchie ma gli prude il naso, allora si mette con le zampe sul cuscino e gli viene il solletico alla coda. Sembra non riesca proprio a non pensare al suo ciuccio finché… si addormenta!

Adesso sei un lupo grande?

Al mattino, quando arriva in cucina senza il ciuccio in bocca, il papà lo osserva sorpreso e gli chiede: “Allora sei un lupo grande adesso?”
Valdemar risponde che sì, adesso è un lupo grande. E poi aggiunge che… i lupi grandi decidono da soli quando smettere. Prende il ciuccio rosso che era per terra e… SLUUURP!

Finale a super effetto

Cosa mi piace di questo libro? Che è originale, diverso da tutti gli altri libri nati per accompagnare i bimbi nell’abbandono del ciuccio. Il finale è veramente a effetto, perché nel momento in cui il lettore è convinto che il lupetto abbia ormai deciso di lasciare il ciuccio, ecco che lui rivendica il suo potere decisionale e ricomincia a ciucciare.
Il genitore che non se lo aspetta rischia di rimanerci male, ma per il bambino sarà uno sviluppo decisamente interessante!

Una lettura che regala leggerezza

Quindi non è una lettura adatta per chi vuole aiutare il proprio bimbo a perdere questa abitudine? Dipende dalla situazione. Credo potrebbe essere utile nei casi in cui si sia creata intorno al ciuccio un’atmosfera particolarmente pesante. Se si è scivolati involontariamente in una sorta di braccio di ferro con il bimbo, se l’argomento ciuccio suscita ansia e tensioni, allora questo potrebbe essere un buon libro che aiuta ad “alleggerire” e offre l’occasione per arrivare a riderci su, insieme.

Un lupetto deciso e generoso

Alla fine Valdemar fa due cose importanti. Da una parte dichiara che se è grande – come sostiene il papà per fargli lasciare il ciuccio -, allora può decidere da solo quando smettere di ciucciare, ma dall’altra riesce a dormire tutta la notte dopo aver ceduto il suo ciuccio alla sorellina. Un gesto, quest’ultimo, decisamente gentile e generoso.
Durante la lettura il genitore può evidenziarne i diversi aspetti della storia. Per un bambino intorno ai due anni può essere una piacevole sorpresa vedere un altro cucciolo che rivendica uno spazio decisionale!

Colore rosa e un grembiule per papà

Altri dettagli che mi sono piaciuti di questa storia: il papà con il grembiule che si occupa dei figli e di cucinare. Il primo ciuccio di Valdemar che è rosa, un dettaglio che dovrebbe essere scontato ma che nella nostra cultura ancora non lo è dato che spesso si associa ancora il colore rosa alle bambine.
Le illustrazioni molto semplici e chiare con qualche accenno di rosso su uno sfondo bianco che fa risaltare bene i lupi protagonisti e i ciucci colorati.

Quei gesti da evitare

Attenzione, invece, a quei gesti messi in atto dal papà che sono sconsigliati perché troppo bruschi e poco rispettosi delle emozioni del bambino, ovvero il taglio del ciuccio e il ciuccio buttato nel water. Se il vostro bimbo è piccino, se è molto sensibile, potrebbe rimanerci male nel vedere le forbici che tagliano il ciuccio. Vero è che poi la reazione di Valdemar è incoraggiante perché si arrabbia (giustamente) ma non si perde d’animo e recupera subito altri ciucci. Da valutare quindi, in base alla sensibilità del vostro bambino se proporre questo titolo.

Un libro divertente che vuol dire qualcosa ai lettori piccoli e anche quelli grandi. Si può leggere dai due anni in su, senza limiti di età.

Giorgia Cozza

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