2 Novembre 2020 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: Il grande regalo di Tasso

Autore
Susan Varley
Illustratore
Susan Varley
Casa Editrice
Il castoro
Anno prima edizione
2018
Pagine
24
ISBN
978-8869663383

Questa storia racconta della morte di Tasso, ma soprattutto racconta che nessuno muore finchè continua a vivere nei nostri pensieri e nel nostro ricordo.

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Tasso era molto vecchio

“Tasso era serio e affidabile, ed era sempre pronto a dare una zampa quando qualcuno aveva bisogno di aiuto. Era anche molto vecchio, e sapeva quasi tutto. Tasso era così vecchio che sapeva che presto sarebbe morto”. Inizia così la storia di Tasso e degli animali del bosco che gli vogliono bene. Tasso non aveva paura di morire, era preoccupato soltanto per i suoi amici, “per come si sarebbero sentiti quando lui se ne sarebbe andato”.

Un sogno strano e bellissimo

Una sera Tasso si dondolò sulla sua sedia a dondolo davanti al caminetto acceso, finché non si addormentò. “E allora fece un sogno strano e bellissimo”. Il sogno era diverso da tutti quelli che aveva fatto fino ad allora. Tasso correva in una galleria molto lunga e le sue zampe erano tornate solide e forti come non erano più da tanto tempo. Non aveva male da nessuna parte. “Si sentiva libero”.

Ho imboccato la Lunga Galleria

Il giorno dopo tutti gli amici di Tasso si radunarono davanti alla sua tana. Erano preoccupati perché non era uscito ad augurare buona giornata come faceva sempre. Così scoprirono che Tasso era morto. Volpe lesse la lettera che aveva lasciato per loro: “Ho imboccato la Lunga Galleria. Ciao ciao, Tasso”. Tutti gli animali erano tristissimi. Soprattutto Talpa che si sentiva “perso, solo e disperato”.

Talpa ricorda quando Tasso…

Iniziò l’inverno e tutti gli animali restarono al caldo nelle loro tane. Il tempo passò. “Man mano che si avvicinava la primavera, gli animali iniziarono a farsi visita, e a parlare di quando Tasso era vivo”. Talpa raccontò di quando Tasso gli aveva insegnato a ritagliare un festone di piccole talpe partendo da un foglio di carta ripiegato. Ricordava bene la gioia che aveva provato quando era riuscito a creare un festone completo. Ora Talpa era molto bravo a usare le forbici.

A ognuno il suo ricordo speciale

Rana raccontò di quando Tasso lo aveva aiutato a fare i primi passi sul ghiaccio. Rana era diventato un gran pattinatore. A Volpe, Tasso aveva insegnato a fare il nodo alla cravatta. Ora Volpe sapeva fare tutti i nodi che esistevano e aveva sempre la cravatta annodata alla perfezione. Alla signora Coniglio, Tasso aveva dato una ricetta speciale per prepare i biscotti. La signora Coniglio era diventata una cuoca famosa in tutta la zona.

Un tiepido giorno di primavera…

“Quando la neve fu tutta sciolta, con lei si era sciolta anche la tristezza degli animali”. Quando qualcuno nominava Tasso c’era sempre qualcun altro che raccontava un aneddoto che faceva sorridere tutti.
Talpa andò sulla collina dove aveva visto Tasso per l’ultima volta e lo ringraziò per il dono che gli aveva lasciato. “Era sicuro che lui lo avrebbe sentito”.

La morte è solo l’inizio

La storia di Tasso è delicata e profonda. Racconta le cose come stanno, senza giri di parole. Tasso era molto vecchio ed è morto. Gli amici sono tristi, sentono la sua mancanza, piangono. Ma questo è soltanto l’inizio. Passa un po’ di tempo (serve tempo per elaborare il lutto) e gli amici di Tasso si incontrano e parlano di lui. Bellissimo questo ritrovarsi insieme per ricordare un amico che non è più fisicamente con noi. Dà quel senso di comunità, di vicinanza emotiva, che rende più facile superare le prove della vita. Tasso continua a vivere nei ricordi di chi gli ha voluto bene.

Una storia che regala conforto

A me è piaciuta molto anche la riflessione legata ai doni che ci lascia chi ha fatto parte della nostra vita. “Ogni animale aveva un ricordo speciale di Tasso, il ricordo di qualcosa che Tasso gli aveva insegnato e che ora lui sapeva fare molto bene”. Grazie ai ricordi, grazie a questo dono, possiamo sentire sempre vicino chi non c’è più.
Molto bello anche il finale, con quel saluto lanciato nel vento da Talpa e il messaggio che Tasso quel saluto lo ha sentito davvero.

Un libro che regala conforto

Lo stile dell’autrice ha un tono quieto, rassicurante. Le illustrazioni sono delicate, come la storia. Un libro onesto che non nega il dolore, ma prende per mano il lettore piccolo e grande e gli racconta che piano piano quel dolore passerà e resteranno i ricordi e l’affetto. Per sempre.

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Giorgia Cozza


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