Una tappa emozionante della crescita
L’introduzione nella dieta del bambino dei primi alimenti solidi che vanno pian piano ad accostarsi al latte, rappresenta un momento emozionante della crescita. È una novità importante ed è normale avere dubbi, aspettative e interrogativi legati a questa fase.
Quando è il momento giusto per proporre i primi assaggi? Meglio lo svezzamento con il cucchiaino e le pappe o l’autosvezzamento, detto anche svezzamento naturale? Se si decide per l’autosvezzamento quali cibi offrire e in che quantità? Tante domande, a cui le autrici di questo manuale rispondono con informazioni semplici e chiare, accogliendo dubbi e timori che sono comuni quando si affronta un’esperienza nuova.
Si comincia: cos’è lo svezzamento naturale?
Il manuale si apre con una presentazione dello svezzamento naturale e dei benefici legati a questa modalità di far conoscere i cibi solidi al proprio bambino. “I bambini gattonano, camminano e parlano quando sono pronti per farlo” spiegano le autrici. “Questi passaggi fondamentali del loro sviluppo – a parità di condizioni – avvengono nel momento giusto per quel particolare bambino, né prima né dopo. Perché per il cibo dovrebbe essere diverso?”
Nel libro si sottolineano le competenze del bambino che possono guidarlo anche nel suo approccio con il cibo. “Intorno ai sei mesi sono in grado di afferrare il cibo e portarlo alla bocca. Lo abbiamo sempre saputo e per molti anni i genitori sono stati incoraggiati a offrire ai figli cibo in pezzetti intorno ai sei mesi”.
I benefici per il bimbo e per la famiglia
Tra gli aspetti che vengono approfonditi nel testo troviamo proprio i benefici di uno svezzamento guidato dal bambino. E il primo dell’elenco è che… “È divertente”!
“Mangiare dovrebbe essere piacevole per tutti, adulti e bambini” spiegano le autrici. “Avere un ruolo attivo durante i pasti, il controllo di cosa mangiamo, quanto mangiamo e quanto velocemente rende tutto più divertente”.
Detto questo, l’autosvezzamento aiuta il bambino a conoscere il cibo e mangiare in modo sicuro, migliorare destrezza e coordinazione, comprendere i propri segnali di fame e sazietà, fidarsi di se stesso.
Per i genitori è più semplice, veloce ed economico e ci si risparmia lo stress di dover convincere un bambino non interessato ad assaggiare la sua pappa o mangiarne qualche cucchiaino in più…
Dopo la teoria, è il momento della pratica
Una volta argomentati i vantaggi dello svezzamento naturale, il manuale si concentra sulla “pratica” offrendo informazioni mirate per capire se il bambino è pronto per i primi assaggi, per proporre questi primi assaggi in modo corretto e sicuro, per gestire le reazioni (di accettazione o rifiuto) del bambino.
Nella parte centrale troviamo anche alcune pagine fotografiche con numerosi scatti di bimbi alle prese con verdure, pasta asciutta, frutta e vari alimenti manipolati, assaggiati, gestiti con le mani e con le posate.
Si parla anche della logistica: quali piatti e bicchieri utilizzare, come gestire la confusione, lo sporco, le macchie, con tanti trucchi utili per facilitare le operazioni di riordino e pulizia.
Il primo cibo: nutrienti ed allergie
Questo libro non contiene ricette specifiche per il bimbo perchè l’invito è quello di mangiare tutti insieme consumando gli stessi alimenti, ma nel capitolo dedicato ai primi assaggi si trovano informazioni utili sui cibi da evitare, sui diversi nutrienti, sulla gestione di sale, zucchero e grassi e sulle allergie alimentari.
Si passano inoltre in rassegna le varie categorie di alimenti – solidi, semiliquidi e bevande – con delle dritte per prevenire il rischio di soffocamento.
Infine, si parla di allattamento e/o pasti al biberon e di come si conciliano, inizialmente ma anche nel tempo, primi assaggi e poppate al seno.
E dopo i primi assaggi?
Con i primi assaggi il bimbo fa conoscenza con nuovi cibi e sapori, ma come procede questo percorso in cui i piccoli sono protagonisti? Nel capitolo “Quando il bambino cresce” le autrici parlano dei passi successivi, delle situazioni che possono presentarsi a tavola (periodi in cui il bimbo non vuole mangiare o rifiuta alcuni alimenti), delle quantità di cibo da consumare ad ogni pasto e dell’atteggiamento dei genitori.
Un libro completo
Se dovessi usare un solo aggettivo per descrivere questo manuale sceglierei: completo. Le informazioni (aggiornate e con solidi riferimenti scientifici) rispondono a domande e dubbi dei genitori e i suggerimenti pratici aiutano a passare dalla teoria alla pratica. È un libro concreto, che prende in considerazione tutti gli aspetti di questa avventura, scritto in modo semplice e immediatamente comprensibile.
Focus sul bambino
Un altro aspetto che ho apprezzato tanto è l’attenzione verso le emozioni del bambino. L’argomento “alimentazione” è inserito in un contesto più ampio di benessere del bambino che deve poter vivere i primi assaggi con serenità ed entusiasmo. Un’attenzione che si traduce in interessanti riflessioni relative al rapporto con il cibo anche nel periodo successivo allo svezzamento. Si parla, ad esempio, di cibo usato come premio o consolazione (da evitare!), dell’importanza di non “etichettare” i bambini e di ascoltarli, sapendo accogliere i loro segnali e le loro emozioni. A tavola e non solo.
Giorgia Cozza
