30 Gennaio 2023 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: L’autunno della Piccola Oca

Autore
Elli Woollard
Illustratore
Briony May Smith
Casa Editrice
Emme Edizioni
Anno prima edizione
2020
Pagine
22
ISBN
978-8829600359

Con le illustrazioni di questo libro è stato amore a prima vista. Attirata dalla copertina, ho scoperto una storia poetica e delicata, adatta per bambini di ogni età.

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La Piccola Oca si diverte nello stagno

“Com’è felice la Piccola Oca, per tutta l’estate cresce e gioca, si tuffa, si diverte a fare il bagno, trascorre le giornate nello stagno”. Inizia così la storia di una giovane oca tanto graziosa che vive nel bosco insieme agli amici animali. “Intanto il tempo passa e soffia il vento, le foglie sono rosse, è un cambiamento”. Cambia il bosco, e cambia anche qualcosa dentro la Piccola Oca che “si sente nel cuore una malinconia e non riesce proprio a cacciarla via”.

Cosa deve fare la Piccola Oca?

La Piccola Oca non ha più voglia di giocare. Si sente strana, malinconica. E ha l’impressione di avere qualcosa da fare, ma… cosa? Non riesce proprio a ricordarlo. Mentre ci pensa incontra un castoro e gli chiede cosa sta facendo. Il castoro spiega che sta costruendo “un nido bello solido”, per stare al caldo nei mesi freddi. La Piccola Oca pensa di fare lo stesso, ma i tronchi sono troppo pesanti per lei. Così riprende il suo cammino nel bosco.

Che idea! Perchè non ci ho pensato?

La Piccola Oca incontra degli scoiattoli che stanno nascondendo sotto terra noci e ghiande e fanno “per l’inverno scorta grande”. La nostra ochetta decide di imitarli, ma scopre che fare buchi per terra è complicato.

Pensierosa, cammina per il bosco e incontra il suo amico orsetto. L’orso ha appena raccolto un mucchio di foglie per riempire la sua tana. La Piccola Oca vuole imitarlo, ma le foglie le scappano dal becco.

Perchè non trovo il mio posto?

La Piccola Oca è triste. “Le sembra di fare ogni cosa sbagliata”. Cammina da sola fino a un luogo nascosto nel bosco e si chiede perchè non trova il suo posto. Quando raggiunge la cima di una rupe sente una voce che la chiama. L’ochetta ascolta ma già la voce le sembra lontana. Poi si guarda intorno e vede una strana ombra. Di chi sarà? Forse di una bestia che con le sue ali immense oscura il sole? La Piccola Oca è spaventata. Ma poi alza gli occhi e nel cielo vede tante oche. “Sono come lei, uguali uguali, con grazia, nel vento, sbattono le ali!” L’oca le guarda. Non si sente più sola. Apre le ali, fa un salto e vola per raggiungere le altre.

La voce dello stormo

Mentre vola, la brezza le sfiora le piume e lei ammira dall’alto gli alberi e il fiume. Una voce tutto intorno a lei ricorda che il sud, dove fa sempre caldo e il sole splende, le attende. Ora finalmente la Piccola Oca si sente serena. Non era mai stata così felice!

Gli amici del bosco la salutano e le augurano buona fortuna e lei promette di tornare in primavera.

Ognuno ha la sua strada nel mondo

Una piccola storia e un messaggio grande: ognuno è diverso, ognuno ha un suo posto nel mondo. Con l’arrivo dell’autunno la Piccola Oca è chiamata a migrare, questa è la sua natura, ma lei non lo sa ancora. Sente un’inquietudine, una malinconia… e a un certo punto le sembra addirittura di sbagliare tutto. E invece no, lei non è strana né sbagliata. E lo comprende quando incontra le altre oche che stanno volando verso sud. Le basta spiccare il volo e unirsi a loro per capire di aver trovato la sua strada. La tristezza non c’è più, ora c’è spazio solo per la felicità.

Questa è una storia che parla anche di cambiamento e della paura che si prova di fronte a quello che non si conosce ancora.

Una storia che coinvolge

L’avventura della piccola oca che non trova il suo posto nel mondo si sviluppa in tono lieve e delicato, ma coinvolgente.

Il piccolo lettore la conosce allegra e serena che si diverte a nuotare nello stagno, poi la segue nei suoi tentativi di sentirsi a proprio agio, la vede malinconica e smarrita e infine di nuovo felice, anzi felice come non era mai stata. Nelle ultime pagine la osserva volare via con una promessa: tornerà dai suoi amici in primavera, quindi questo è un arrivederci. Finale perfetto!

Parole e immagini ricche di poesia

Una storia fatta di poche parole e tanta poesia. Il testo in rima rende la lettura ad alta voce ancora più piacevole, le illustrazioni delicate dai toni pastello, caldi e avvolgenti, emozionano quanto le parole.

Un libro senza età che si può leggere con bimbi dai due anni circa e con bambini grandi.

Giorgia Cozza

Lettura del libro per bambini L'autunno della Piccola Oca


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