8 Maggio 2023 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: Le fate formiche

Autore
Shin Sun Mi
Illustratore
Shin Sun Mi
Casa Editrice
TopiPittori
Anno prima edizione
2018
Pagine
32
ISBN
978-8833700045

Delizioso. Deliziosa la storia piena di magia, deliziose le illustrazioni delicate. Una fiaba orientale che fa sognare.

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Una notte d’inverno

“Una notte d’inverno. Per tutto il giorno il bambino aveva avuto caldo. Poi freddo. Poi di nuovo caldo”. Inizia così questa fiaba che arriva dalla Corea. Con un bimbo che ha avuto la febbre tutto il giorno e che tutto il giorno è stato accudito con amore dalla mamma.

Ora è notte, la mamma si sta ancora prendendo cura di lui, rinfrescando la sua fronte con un fazzoletto umido. Ma la giornata è stata lunga e impegnativa e la mamma si addormenta.

Il bimbo invece si sveglia. “Aprì gli occhi, svegliato da un rumore lieve sotto al cuscino”. Ed entrano in scena delle minuscole creature, le fate formiche che si avvicinano pian piano. Il bimbo chiama la mamma, ma le fate formiche gli dicono di non svegliarla, che si prenderanno loro cura di lui. Preparano la medicina e gliela porgono con il cucchiaio.

Poi parlano tra loro della mamma del bimbo.

E poi adesso è mamma…

Deve essersi stancata molto prendendosi cura di te. E poi adesso è mamma” dicono. Il bimbo è sorpreso e incuriosito: “Conoscete la mia mamma?”

Le fate formiche dicono di sì, che la conoscono da quando era piccolo come lui. E girando pagina, ecco la mamma quando era bambina che gioca con le fate formiche e regala loro un anello.

Insieme eravamo felici” raccontano le fate formiche, “ma poi, piano piano, ci siamo allontanate”.

Le fate formiche affidano al bimbo l’anello. Pensano che quando lui lo darà alla mamma lei forse si ricorderà di loro.

 Stai bene mamma?

Il bambino ora riposa, la mamma invece si è svegliata e gli tocca la fronte per sentire se la febbre è scesa. È in quel momento che trova l’anello con il fiore che quando era piccola aveva regalato alle fate formiche. E quando lo guarda, ricorda le sue amiche d’infanzia e per una notte torna di nuovo bambina. “Quella notte, la mamma e il bambino incontrarono le fate formiche, insieme”.

Li lasciamo che giocano, la mamma tornata bambina, il suo bambino e le fate formiche. Giochi semplici, le biglie, una slitta fatta con una scarpetta…

“Stai bene mamma?” chiede il bambino. E la storia finisce, così, con questo incantesimo.

Pagine sospese tra magia e realtà

 Quelle di questa storia, che – devo dire – è piaciuta più a me che al mio bambino, sono pagine un po’ magiche. Il libro si apre con una scena in cui le madri non faticheranno a ritrovarsi: una madre che si prende cura giorno e notte del suo bambino ammalato. Il fazzoletto bagnato sulla fronte del piccolo, la medicina da prendere. E una mamma così stanca che per un attimo si assopisce. Da questo momento inizia la magia. Una magia lieve, delicata, come le illustrazioni della storia.

Le fate formiche si prendono cura del bambino, ma ben presto si scopre che sono affezionate alla mamma. Alla bambina che è stata, alla bambina che giocava con loro e aveva donato loro il suo anello con il fiore.

Dentro ognuno di noi, il bambino che siamo stati

Quando la mamma si sveglia, forse sorpresa di aver ceduto al sonno per un poco, subito controlla la fronte del suo bambino. È fresca, la febbre è scesa.

Le fate formiche ora non si vedono, ma la magia non è finita, anzi. Il vero incanto sta per cominciare.

Quando la mamma trova l’anello e ricorda, torna bambina. E così vede le fate formiche, le vede di nuovo. E di nuovo può giocare con loro. È forse un po’ strano vedere la bambina che la mamma è stata giocare e divertirsi insieme al suo bambino. Ma in fondo è una possibile lettura della realtà, perché dentro ognuno di noi c’è anche il bambino che siamo stati.

Un testo colmo di poesia

Una lettura che all’adulto può suscitare emozioni diverse, che fa riflettere i grandi e sognare i piccoli. Testo e illustrazioni sono essenziali, lievi, quasi appena accennati. Ma poche parole, quando sono quelle giuste, possono raccontare molto.

C’è una piccola postilla, nel frontespizio sotto al titolo iniziale che dice che le fate formiche sono fate molto piccole e silenziose: “vivono con noi, anche se i nostri occhi spesso non le vedono”. I bambini, che vedono meglio degli adulti, apprezzeranno i giochi notturni con le fate formiche. Agli adulti il monito di prendersi cura, se necessario, del bambino che sono stati.

Per quanto riguarda l’età di lettura, si può proporre anche a bambini molto piccoli, a partire dai due anni circa.

Giorgia Cozza

Lettura del libro per bambini Le fate formiche


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