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Leo viene mangiato da un Inghiottone
“Un giorno Leo e sua sorella Sara andarono nel bosco, quando sfortunatamente…” Inizia così questa storia densa di colpi di scena. Giusto un attimo di tranquillità e… Leo fu mangiato da un Inghiottone dei boschi. Il tutto con tanto di onomatopee che accompagnano la scena: “Raar”, “Slurp”, “Inghiott!”
Sara non si perde d’animo
Leo ora è nella pancia dell’Inghiottone dei boschi. Sua sorella Sara però non si perde d’animo. “Sapeva che gli Inghiottoni dei boschi di solito ingoiano la preda tutta intera”. Se avesse fatto in fretta avrebbe potuto liberare il fratellino! Sara raccoglie qualcosa che potrà servirle e si lancia all’inseguimento con la sua bicicletta. Ha quasi raggiunto l’Inghiottone, quando, sfortunatamente…
Una girandola di mostri
L’Inghiottone viene mangiato da uno Gnammete alato. “Gnam” “Glo glo” “Glu Glu”. Sara modifica velocemente la sua bicicletta e segue lo Gnammete alato fino al suo nido collocato su una roccia in mezzo al mare. L’ha quasi raggiunto, quando, sfortunatamente…
Lo Gnammete alato viene mangiato da un Acchiappone marino. Sara riprende l’inseguimento ma, di nuovo, quando ha quasi raggiunto il mostro, sfortunatamente… l’Acchiappone marino viene mangiato da uno Slurpante Spinato. Sara lo segue, lo ha quasi raggiunto, ma… Arriva uno Zompone dai denti a sciabola.
Nella bocca e poi nello stomaco…
Finalmente ci siamo. Sara segue lo Zompone dai denti a sciabola fino alla sua tana senza che nessuno se lo mangi. Non appena il mostro si addormenta si infila nella sua bocca, gattonando, raggiunge lo stomaco, poi si arrampica nella bocca dello Slurpante Spinato, poi in quella dell’Acchiappone marino e procede così fino a raggiungere il fratellino nella pancia dell’Inghiottone.
Rutti e singhiozzi…
Ora i fratelli sono di nuovo insieme, ma come faranno per liberarsi? Sara ha portato con sé una rana singhiozzina che comincia a saltellare nello stomaco dell’Inghiottone. E con una grande catena di singhiozzi e rutti… Ecco che Sara e Leo tornano in libertà. Ma… “Ora tutti i mostri erano mostruosamente affamati” si legge nel testo. E questa volta tocca a Leo proteggere la sorella spaventando i mostri: “Alla larga da mia sorella! O vi mangio in un boccone!”
I mostri scappano a zampe levate. Sara e Leo tornano a casa.
Bello il testo e belli i disegni
Di questo libro ho apprezzato tutto: la storia, simpatica, originale, divertente. I disegni ricchi di dettagli e di colore. La forza d’animo e l’ingegnosità di Sara. La complicità tra fratelli. Mi sembra molto significativo quello che Leo dice a Sara quando lei lo raggiunge nello stomaco dell’Inghiottone dei boschi. “Eccoti qui”, disse lui. “Sapevo che saresti venuta”.
Paura dei mostri? Leggete qui
Una storia che permette di esorcizzare la paura dei mostri, affrontandola insieme al genitore che sta leggendo. Nel testo troviamo un crescendo di mostri (sempre più grossi) e uno schema che si ripete aiutando il bambino a prevedere cosa sta per accadere. La comparsa di un nuovo mostro è annunciata dalla struttura del testo (“lo aveva quasi raggiunto, quando, sfortunatamente…”) e da un dettaglio nell’illustrazione precedente: la punta del becco dello Gnammente alato, l’occhio dell’Acchiappone marino, gli artigli dello Slurpante alato e – più difficile da individuare – il muso dello Zompone.
Amore tra fratelli, coraggio e fantasia
I mostri sono sicuramente un ingrediente fondamentale della storia, ma il coraggio, prima di Sara e poi di Leo, emerge con forza tra le pagine. Sara è intraprendente, sicura di sé e piena di inventiva. Leo è pronto a sfidare tutti i mostri (quando sono mostruosamente affamati) per proteggere la sorella. Questi protagonisti bambini che insieme sconfiggono i mostri – mostri grandi e pericolosi! – trasmettono un messaggio di speranza ai piccoli lettori.
Lettura indicata dai tre anni circa. Si può proporre anche prima osservando le reazioni del bambino (per controllare che non si spaventi!)
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Giorgia Cozza
