La storia della plastica
“Ehi, tu! Chi, io? Sì, proprio tu. Una domanda al volo: ti chiedi mai di che cosa sono fatte le cose intorno a te?” Inizia così questo libro coinvolgente che racconta al piccolo lettore cos’è la plastica, come è nata, a cosa serve e perché è diventata un problema.
L’autore si rivolge direttamente al bambino e lo accompagna in un viaggio tra illustrazioni, fumetti e interessanti spiegazioni che risultano estremamente chiare e immediate.
La plastica non viene demonizzata: “La plastica è fantastica! Esiste in moltissime forme, dimensioni e colori (…). Fino a 150 anni fa la plastica non esisteva. Per produrre qualsiasi oggetto si usavano materiali come il legno, il metallo, la carta e la pietra. Poi un giorno, il chimico Leo Baekeland fece una scoperta incredibile…”
Qual è il problema?
L’invenzione della plastica fu accolta con grande entusiasmo. “E iniziarono a produrre plastiche di ogni tipo per fare praticamente qualsiasi cosa. Ma c’è un problema”. E qui entriamo nel vivo del discorso: l’autore spiega che la plastica non è biodegradabile e che non è soltanto dove dovrebbe essere…
Il libro porta diversi esempi di materiali naturali, così scopriamo quanto tempo impiegano per biodegradarsi un torsolo di mela, una foglia, una buccia di banana… “La plastica è diversa. Se cade a terra, resta lì. Per anni. E anni. E anni”.
Così la plastica inquina fiumi, laghi e mari
“Ogni giorno, un’enorme quantità di plastica si riversa nel mare”. Che la plastica galleggi o affondi, rappresenta un grande pericolo per gli animali, i pesci, gli uccelli che cercano di mangiarla o vi restano impigliati. Leggendo questo libro ho scoperto che la “North Pacific Garbage Patch”, ovvero l’isola galleggiante di rifiuti plastici nel nord del Pacifico, è grande tre volte la Francia. Le illustrazioni mostrano anche le altre quattro isole di rifiuti.
Ma io non voglio che succeda!
A questo punto, il piccolo protagonista del libro, il bambino che sta scoprendo tutte queste informazioni, dichiara che non vuole che “gli animali soffrano e che il nostro pianeta sia completamente invaso dalla plastica”. E ha inizio la parte “propositiva” del volume con suggerimenti pratici per ridurre la quantità di plastica in circolazione, per riutilizzare, ovvero allungare la vita degli oggetti in plastica e per riciciclare correttamente questo materiale.
Buone idee e senso di responsabilità
Il volume si conclude con alcuni esempi significativi: ragazzini giovanissimi che negli anni si sono battuti per sensibilizzare la popolazione nei confronti del problema-plastica. E con un messaggio di speranza che arriva direttamente dalla Terra: “Perchè non continui a riempirmi di plastica, serve l’impegno di ogni singola persona. È un’impresa difficile, ma tutti insieme possiamo farcela. Grazie!”
Un libro che si legge con piacere
Non è immediato trovare un libro per bambini che affronti tematiche ecologiche e riesca a catturare l’interesse del lettore, informando e divertendo a un tempo. Ecco, secondo me, questo testo è proprio così. Merito dello stile scorrevole e incisivo (mai troppo tecnico, mai noioso) e delle illustrazioni dove troviamo disegni e fotografie insieme, un abbinamento decisamente ben riuscito.
Per lettori dai 4-5 anni in su
Con il mio bambino di sei anni lo abbiamo letto tutto d’un fiato, ma credo si possa proporre anche a bambini un po’ più piccoli, leggendone qualche pagina alla volta, semplificando il testo dove necessario e studiando insieme le immagini.
Dato che offre informazioni interessanti è un libro adatto anche per i più grandicelli che potranno leggerlo in autonomia. Può essere un buon punto di partenza per affrontare l’argomento e individuare con i nostri bambini quali azioni sostenibili potremmo intraprendere come famiglia per ridurre il consumo di plastica.
Giorgia Cozza