19 Febbraio 2019 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: Guji-Guji

Autore
Chih-Yuan Chen
Casa Editrice
Bohem Press Italia
Collana
Albi illustrati
Anno prima edizione
2015
Pagine
40
ISBN
9788895818658

Questo libro l’ho scoperto per caso in biblioteca. Lo ha notato il mio bambino e così lo abbiamo portato a casa. Ebbene, Guji-Guji è diventato uno dei nostri preferiti sin dalla prima lettura. Io lo trovo una piccola “perla”, emozionante e intenso.

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Un uovo rotolava…

Questa storia inizia con un uovo che rotola. Rotola tra gli alberi, rotola tra l’erba, rotola lungo il pendio. La corsa di quest’uovo, che – bisogna dirlo – è un uovo bello grande, finisce dentro il nido di un’anatra.

Nel nido c’erano già tre uova, ma mamma Anatra va avanti a covarle tutte, le tre che già c’erano e quella arrivata da chissà dove. “Mamma anatra nemmeno se ne accorse” si legge nel testo. “D’altra parte, stava leggendo!”

Un anatroccolo a dir poco stravagante

Arriva il giorno in cui le uova si schiudono ed ecco fare la loro comparsa un anatroccolo con le chiazze blu, che Mamma Anatra decide di chiamare Pastello, un’anatrella a strisce color castagna, che si chiamerà Zebretta, e un anatroccolo tutto giallo a cui la mamma dà il nome di Chiardiluna.

“Dal quarto uovo venne fuori un anatroccolo a dir poco stravagante” si legge nella storia. L’anatroccolo, che ha tutta l’aria di essere un cucciolo di coccodrillo, esclama “Guji Guji” e quello diventa subito il suo nome.

Una famiglia felice, finché un giorno…

Guji Guji e i suoi fratelli imparano a nuotare, a tuffarsi, a incedere con un elegante dondolio. Guji Guji impara più in fretta di tutti. Ed è anche il più grande, e il più forte (per forza, è un coccodrillo!) Insomma, tutto procede bene, la famiglia è molto unita, finché un giorno… Anzi, un triste giorno, tre coccodrilli molto brutti e molto cattivi, arrivano al lago.

I tre coccodrilli, con i loro smisurati e appuntiti dentoni, rivelano a Guji Guji che lui non è un’anatra, ma un coccodrillo. E quel che è peggio, vogliono convincerlo ad accompagnare gli anatroccoli al lago per mangiarseli.

Tu sei uguale a noi!

Quando Guji Guji chiede perché mai dovrebbe fare una cosa del genere, i coccodrilli rispondono: “Perché noi siamo tutti coccodrilli e i coccodrilli si aiutano l’un altro!”

Quando il piccolo coccodrillo resta solo, i dubbi riempiono la sua mente e il suo cuore. Ora sa di non essere un’anatra, ma sa anche che non permetterà a nessuno di fare del male alla sua famiglia. Guji Guji pensa e pensa, finché gli viene una bella idea…

Il finale non lo sveliamo, ma naturalmente la storia ha il suo lieto fine, con la giusta punizione per i tre coccodrilli malvagi e un “anadrillo” che cresce sempre più forte e sempre più felice.

Pagine ricche di significato

Ho trovato questa storia intensa, emozionante, estremamente positiva. È bello vedere come Guji Guji cresce felice con gli altri anatroccoli, come le differenze non contino per Mamma Anatra e per i suoi fratelli. C’è un passaggio significativo che recita: “Ma non importava quanto fossero abili o che aspetto avessero, Mamma Anatra amava tutti e quattro i suoi piccoli nello stesso modo”. Mi sembra molto rassicurante per i bambini che hanno uno o più fratelli, ma anche per i figli unici, dato che fa sempre bene ricordare che i genitori ci amano sempre e comunque, indipendentemente dal nostro aspetto e dalle nostre abilità.

Un’avventura emozionante

Per i piccoli lettori le emozioni non mancano: quando entrano in scena i tre coccodrilli cattivi fanno parecchia paura! Le illustrazioni (molto molto belle) rendono bene quanto siano temibili e crudeli.

La scoperta di essere un coccodrillo e non un’anatra può portare a una riflessione (per i lettori più grandicelli) su un tema interessante: chi siamo? Chi vogliamo essere? Cosa determina le nostre azioni? Guji Guji ci dimostra che non importa a chi assomigliamo o da dove veniamo, importa chi decidiamo di essere. E il lieto fine conferma questa verità.

Una lettura adatta dal terzo compleanno (ma si può provare a proporre anche un po’ prima, se i coccodrilli cattivi non spaventano troppo) e piacevole per i lettori di ogni età.

Giorgia Cozza


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