Focus sul neonato: vizi o bisogni?
Questa guida si apre con un focus sul neonato e sgombra il campo da pregiudizi e falsi miti legati ai presunti vizi. Si chiarisce, infatti, che il contatto, la vicinanza, la rassicurazione non sono “cattive abitudini” come spesso i genitori si sentono dire da parenti e amici, ma sono la risposta a un’esigenza fisiologica del neonato. “I nostri cuccioli” scrive l’autrice, la psicologa Maria Beatrice Nava, “sono ancora programmati dalla Natura per richiedere il nostro contatto, la nostra vicinanza e la protezione necessaria per crescere”. Si sottolinea, inoltre, che “la precoce indipendenza, tanto auspicata ed invocata nella nostra società contemporanea, non è un bene per i bambini, privati di quelle radici solide e profonde di cui sentiranno fortemente la mancanza nei momenti critici della crescita e della vita…”
Toddler: il bambino da 12 ai 36 mesi
Prima di affrontare l’argomento crisi emotive (i cosiddetti capricci) e spiegare come gestirle, l’autrice offre al lettore una serie di informazioni sullo sviluppo del bambino in questa tappa della crescita, soffermandosi in modo particolare sul cervello. “La mente di un bambino è un cantiere sempre aperto” spiega l’autrice, “nel quale si possono creare fino a 700 nuove connessioni neurali a secondo”. Essere consapevoli di quello che il bimbo può comprendere, agire, gestire a questa età può aiutarci a calibrare aspettative e richieste e nei suoi confronti.
Regole: quante, come e perché
Come devono essere le regole perché un bimbo al di sotto dei tre anni riesca a rispettarle? Maria Beatrice prende per mano il genitore/educatore e lo accompagna alla scoperta di quegli accorgimenti che possono aiutarlo a formulare al meglio la regola che desidera trasmettere al bambino. Partendo dal presupposto che le regole devono essere poche, comprensibili e fattibili, l’autrice sottolinea l’importanza delle spiegazioni offerte al bambino: “ricordate che le regole arbitrarie sono mal tollerate: non appena il bambino si sentirà abbastanza forte da opporvisi, non ci sarà altro a tenerlo connesso alla regola e al suo potere di salvaguardia”.
“Capricci”, come reagire?
La guida sviluppa poi con diversi suggerimenti l’argomento “capricci”. L’autrice propone al lettore la regola delle tre C: calma, chiarezza e coerenza. E lo aiuta a riflettere sulle proprie reazioni di fronte alle crisi emotive del bambino: “Prima di agire di fronte ad un ‘capriccio’ fermiamoci a pensare e domandiamoci allora: ‘Qual è il mio obiettivo? Cosa voglio insegnare a questo bambino con ciò che farò e dirò adesso?’”
Una casa a misura di bambino
Ho trovato molto interessante il capitolo dedicato all’ambiente domestico dove l’autrice offre indicazioni per creare un ambiente a misura di bambino. Come? L’idea di partenza è che sia necessario “rimuovere gli impedimenti, gli ostacoli e le barriere che rendono difficile al bambino esprimere il suo potenziale e gli impediscono di scoprire, allenare e sviluppare le sue competenze”. I suggerimenti sono accompagnati da alcune fotografie con arredi adatti ai piccoli.
E le punizioni?
Un altro capitolo che, personalmente, ho apprezzato è stato quello sulle punizioni. Non se ne parla mai abbastanza: i metodi punitivi sono superati, perché non efficaci in termini relazionali ed educativi. L’autrice distingue tra un’educazione basata sull’autorità, la forza e la paura, e l’educazione offerta da un genitore autorevole, che trasforma la disciplina “in una dichiarazione d’amore”.
Giorgia Cozza