Una storia semplice e profonda
La storia si apre con un orsetto che non ha nulla da fare. Dato che si annoia, l’orsetto va a svegliare il suo papà. E per la terza volta torna il “motivo” del libro: “Non c’è nulla da fare”. Papà orso e il suo piccino vanno a fare una passeggiata. Una lunga passeggiata. E sono proprio belli insieme, quell’orso così grande che tiene per mano il suo piccolino. Si muovono in un grande spazio vuoto, unici elementi oltre a loro, degli uccelli lontani nel cielo. “Ancora nulla”. Si guardano attorno, tranquilli. E poi… lo vedono!
La magia di un legnetto
Papà orso e l’orsetto trovano per terra un legnetto. Niente di che. Un semplicissimo, normalissimo, legnetto, ma… ecco che la magia ha inizio. La magia dell’infanzia, la magia del gioco e della fantasia. Perché papà orso spezza il legnetto in due. “Crack”. E traccia una linea, una lunga linea nella neve. L’orsetto lo imita. E le linee sono due. E da lì basta poco per avere presto una scala. E cosa puoi fare con una lunga, lunghissima scala in una distesa di niente? Ma naturalmente… puoi scalare il cielo!
Giocando tra le stelle
Orsetto e il suo papà arrivano così sulla luna e giocano a dondolarsi, tra le sue punte. E poi… “Guarda! Stelle”. Con i loro legnetti, padre e figlio disegnano tante stelle da riempire il cielo intorno a loro.
È stato bello, hanno giocato. Ora sono seduti insieme, orsetto sulle ginocchia del papà, sulla luna, tra le stelle. Il piccolo orso adesso è stanco, ha fame. Guardano giù e vedono una casa. La raggiungono.
Quando la mamma apre la porta l’orsetto saltella felice. “Avete trovato qualcosa da fare?” chiede lei. Il libro è finito e noi conosciamo la risposta.
Una storia piena di poesia
C’è tanta poesia in queste pagine. A colpire a prima vista sono le illustrazioni dai tratti semplici, graziose, immediate. Le parole sono veramente poche. Ma sono tutte quelle che servono. Papà orso e orsetto giocano con un semplice legnetto spezzato in due, non serve loro altro per raggiungere le stelle. E anche al lettore sono sufficienti poche parole, frasi semplici che si ripetono, per entrare nella storia, per capire.
E c’è tanto da capire in queste pagine. Perché c’è l’essenza del gioco-bambino, un gioco che si nutre di fantasia, di creatività, di magia, che non ha bisogno di dispositivi o giocattoli tecnologici super elaborati, ma sa vedere oltre, sa viaggiare lontano. Su su, fino alla luna.
.. e di affetto
Una storia piena di poesia, quindi. Ma anche di affetto. Bella la disponibilità di questo papà orso, che si lascia svegliare e anziché protestare, subito si mette in cammino: una lunga passeggiata per trovare qualcosa da fare. E la casa, con la mamma che li aspetta, sa di calore, di amore.
Un libro che si può sfogliare anche con i più piccoli, leggendo il testo o usandolo come un silent book e raccontando con parole proprie quello che le immagini suggeriscono.
Giorgia Cozza