6 Giugno 2013 ARTICOLI

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Riciclattoli

Autore
Valentina Cavalli
Illustratore
Pucci Zagari
Casa Editrice
Electa
Collana
Electa Kids
Anno prima edizione
2013
Pagine
72
ISBN
978883709256

Ho un limite e anche bello grosso mano a mano che navigo nella rete e scopro siti e blog di tante donne creative e con poco realizzano oggetti, abiti e altre cose utili e carine: sono negata con l’handmade, sento che non è nelle mie corde e che con il vinavil ancora non abbiamo trovato un dialogo. Resto, comunque, un’amante di tutto ciò che si può fare sporcandosi le mani e dando sfogo alla fantasia.

Ecco perché non ho resistito a comprare, durante i giorni del Salone del Libro, il libro di Valentina Cavalli che già seguo online sul blog “Riciclattoli”. Il volume porta lo stesso titolo e nasce dalle sue esperienze di mamma desiderosa di offrire al suo piccolo occasioni di gioco non solo divertenti, ma anche all’insegna del rispetto della natura. Personalmente condivido a pieno questa logica, avendo io stessa notato quanto mio figlio sia molto più attratto da bottiglie, mestoli e coperchi piuttosto che dai giochini luminosi e rumorosi che le aziende mettono sul mercato.

Le proposte fatte da Valentina, poi, sono davvero alla portata di tutti, anche per una neofita come me. I rotoli della carta igienica e i tappi delle bottiglie possono trasformarsi in sfreccianti macchinine, con i gusci delle noci potrete creare un memory e lanciarvi in sedute di gioco potenzialmente infinite, dai vasetti di yogurt e una manciata di ceci nasceranno piccole maracas. Sono solo alcuni degli spunti offerti dal libro dove non mancano di essere segnalati gli “ingredienti” necessari, i passaggi utili alla creazione del gioco e la difficoltà. Si trovano soluzioni per tutti i gusti e che non richiedono l’acquisto di molti materiali. Per lo più saranno sufficienti colla, forbici e taglierino, oltre naturalmente a una bella scorta di colori per personalizzare la propria creazione.

L’invito dell’autrice è, infatti, quello di non limitarsi a riprodurre fedelmente l’oggetto, ma usarlo come spunto per una propria versione. Io intanto mi sono innamorata della “ricitarra” che, come suggerisce il nome, è una chitarra realizzata con materiali di recupero: vi basteranno una scatola di fazzoletti (di quelle con il buco al centro), un po’ di cartone, un rotolo  di scottex e degli elastici. Il procedimento è davvero semplice e penso che proverò a realizzarla per il pupo, notoriamente affascinato da tutto ciò che provoca rumore.

C’è sempre un messaggio importante dietro chi, come Valentina, propone la filosofia del riuso: abituiamoci a guardare la realtà che ci circonda con occhi nuovi, soprattutto quella di casa che, seppur così vissuta e scontata, può regalarci incredibili scoperte. Non si tratta solo di fare la cosa giusta, ma di solleticare continuamente la mente e la fantasia, doti che con i figli di ogni età spesso si rivelano utile alleate.

Se, infine, vi farete prendere la mano e le idee del libro non vi basteranno più, vi invito a seguire il suo blog per essere sempre a caccia di nuove proposte creative: www.riciclattoli.com

I tappi delle bottiglie possono trasformarsi in sfreccianti macchinine


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