Poi ci siamo girati e lì, proprio accanto, c’era il gazebo dei colori. Quattro piattini pieni di pittura ad acqua, quella che, per intenderci, si usa anche per pitturare con le mani. Quelli che Anna impazzisce quando li può usare. Due pennelli, una spugnetta e via. Tocca a noi.
Abbiamo appoggiato lì lo scatolone e Anna si è levata le scarpe. L’erba era fresca e c’era un’arietta niente male. Il parco cominciava a riempirsi. I pennelli erano quasi tutti presi, niente paura, appena una famiglia finiva, lo passava a chi non l’aveva. Molto civile, proprio uno spaccato d’altri tempi. C’era anche un gazebo, quello dei giochi, dove si poteva giocare al tiro al barattolo. Giochi dei miei nonni! Che bello, mi sono tuffata nel passato.
Intanto mentre Anna, lingua di fuori per lo sforzo di concentrazione, dipingeva a caso il tetto del cartone, ops, scusate, della casa, ho visto un altro gazebo. Baropoli. Simpatico, questa idea mi piace sempre di più. E indovinate cosa preparano al baropoli? Ovviamente i panini come quelli di una volta: panino al prosciutto, oppure speck e brie. Ma che bello!
Guardando un po’ più in là, ho notato che per terra c’era un materassino piuttosto grande, un box e giochi per bimbi piccoli, non ancora in grado di dipingere. Hanno pensato proprio a tutto.
Quando i pennelli han cominciato a scarseggiare, un clown multicolore ha chiamato a raccolta i bimbi che non stavano più (o ancora) dipingendo e li ha invitati a giocare al gioco del fazzoletto. Ditemi, chi non ha giocato almeno una volta al gioco del fazzoletto? Il clown si aggirava fra le famiglie, nel grande prato del parco sorridendo e scherzando con i bimbi.
Insieme al clown, altri due ragazzi giravano nel parco, uno cantava e l’altro suonava la chitarra. Canzoni per bambini, classici immortali e evergreen della musica italiana, tipo Battisti.
Quando Anna ha finito di dipingere il suo edificio di cartone e si è ricoperta interamente di colori, è giunta l’ora di sciacquarsi. Pensavo che sarebbe stata questa la nota dolente. E invece. Sorpresa. Due casettine in legno, bagnopoli, dotate di ogni comfort: sapone, asciugamani, carta, carta igienica, cestino, wc e specchio. Insomma, ci siamo potute sistemare per benino e poi si potevano sciacquare i pennelli anche fuori dalle casette.
Passato mezzogiorno siamo dovuti andare via. Non so come sia andata nel pomeriggio, certo è che la gente continuava ad arrivare, bimbi felici pieni di voglia di dipingere, colorare e giocare.
L’atmosfera era quella di una vera e propria festa, festa per bimbi, sì… ma anche i genitori ci davano giù con le pitture!
Bello, bellissimo, un posto meraviglioso scelto con intelligenza, un team di persone gentilissime e disponibili, tutte per i bimbi, simpatiche proposte di giochi divertenti e animazione senza sosta. Attrezzatura per bimbi grandi e piccoli e accoglienza come in famiglia.
Ma si può trovare qualcosa di meglio? Mamme, papà, se l’anno prossimo riproporranno questa bella cosa, state certi, ci tornerò. E farò in modo di potermi fermare fino alla fine. Un enorme “complimenti!” a chi l’ha organizzato.