13 Ottobre 2010 ARTICOLI

Home  > Articoli  > Spaghetto, m’hai provocato…

Spaghetto, m’hai provocato…

Ho letto che negli ultimi anni sono calate le vendite di spaghetti. Pare che sempre più famiglie con bambini preferiscano comprare solo pasta corta, per ovvi motivi di praticità. La notizia mi ha colpito come una fucilata e mi sono sentita un’idiota, perché è vero, anch’io compro meno spaghetti di una volta e senza accorgermene ho finito per abbandonare almeno un paio di buoni piatti (mangereste maccheroni alle vongole o fusilli con aglio, olio e peperoncino?).

Così gli spaghetti sono tornati nel piatto e visto che mai e poi mai sarò disposta a spezzarli, ho insistito con Giacomo che ne prendesse tre o quattro alla volta e che li arrotolasse con cura in un punto libero del piatto. Il fatto che non debbano penzolare dalla forchetta non è solo una formalità: solo così si può salvare dagli schizzi la maglietta preferita (mi piace quando le buone maniere hanno un perché).

Con pazienza e buona volontà, anche il mio coccolato figliolo riuscirà a mangiarli con maestria. Poi arriveranno nuove sfide: un pesce da spinare, la frutta da pelare, i piatti da lavare e la verdura da pulire. Ammettiamolo, non sono sorprendenti abilità, è il “minimo sindacale” per tenere viva la buona cucina.

P.S. Per il titolo ho parafrasato Alberto Sordi, nell’esilarante scena tratta da Un americano a Roma, che piacerà anche ai bambini.


Categoria:
Argomenti:
Calendario

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ogni settimana, tra giovedì e venerdì, ti arriverà una mail informativa sugli appuntamenti, le opportunità e le offerte del territorio.

Iscriviti