9 Settembre 2018 ARTICOLI

Alda Trifiletti

Dottoressa Alda Trifiletti, specializzata in Glottodidattica Infantile alla Sapienza di Roma titolare del centro linguistico The Bilingual Bridge di San Mauro Torinese, insegna inglese a bambini e ragazzi, strutturando percorsi personalizzati e utilizzando il metodo Hocus&Lotus, Jolly Phonics ecc.. , fornisce consulenze agli istituti scolastici per implementare progetti di bilinguismo.

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Storie di lingua vissuta: una vacanza studio per crescere

Eccoci di nuovo pronti ai blocchi partenza per un nuovo anno scolastico.
In questa rubrica abbiamo parlato di quanto sia essenziale iniziare ad imparare una lingua straniera fin dall’età prescolare e quanto sia importante scegliere un metodo efficace.

Quest’anno vorrei condividere con voi il resoconto di una splendida vacanza studio in Irlanda, fatta con un gruppo di 26 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni. Molti si chiederanno quale sia il nesso tra l’iniziare presto e una vacanza studio per teenagers o quasi. Il nesso c’è ed è ben più importante di ciò che non si creda.

Consolidare il apprendimento linguistico

La vacanza studio è utile soprattutto per consolidare un processo di apprendimento linguistico iniziato anni prima; è il coronamento di esercizio, esposizione e utilizzo della seconda lingua in maniera continua e costante. Come dicevamo qui, il percorso per un apprendimento linguistico efficace è lungo e va al di là della materia scolastica, perché, come non ci stancheremo mai di affermare, una lingua è comunicazione, non una materia.

La vacanza studio un esperienza full immersion

Nel corso della vacanza studio si ha l’opportunità di effettuare una vera e propria Experience Abroad a tutto tondo, si rinnova la motivazione a proseguire il percorso di apprendimento intrapreso e, normalmente, si fanno grandi progressi in termini di comunicazione, sia dal punto di vista della comprensione che dal punto di vista della produzione.

Una tappa nel processo dell’acquisizione linguistica

Quindi l’esperienza all’estero va vissuta come una tappa e non come punto di partenza o di arrivo sulla strada dell’acquisizione linguistica.

Dietro l’esperienza all’estero c’è poi anche la questione emotiva e relazionale che nell’apprendimento linguistico, più che per altri argomenti, si fonde e diventa un tutt’uno con il “come imparo” e il “quanto imparo”.

Un’esperienza di vita che arricchisce e fa crescere

Ebbene, avere il privilegio di osservare i ragazzi affrontare un’esperienza in full immersion insieme ad un gruppo di coetanei con i quali a volte si condividono momenti, a volte no, è dal punto di vista dell’accompagnatore davvero emozionante. Per i ragazzi è un’esperienza di vita che arricchisce e li fa crescere al di là dell’aspetto linguistico. Si mettono alla prova, si confrontano con schemi, standard e modi di vivere diversi da quelli cui sono abituati, prendendo le misure dei propri limiti.

Personalmente ho visto ragazzi gestirsi fuori dal contesto abituale, li ho visti fare un passo verso la propria indipendenza con uno sguardo spavaldo al futuro e una timida sbirciatina all’indietro verso gli adulti di riferimento per avere conferma della direzione.

La vacanza studio in full immersion permette ai nostri ragazzi di crescere con la lingua straniera, conferendole un significato nuovo. E’un’esperienza che arricchisce umanamente tutti quanti, accompagnatori e ragazzi e che sono grata di avere l’opportunità di intraprendere.

See you all in the next adventure.


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