28 Gennaio 2013 ARTICOLI

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Visitare il Museo del Cinema

Se siete genitori e vi piace andar per musei nella nostra splendida città, assai ricca di offerte artistiche, forse gradite andare al Museo del Cinema.

Magari siete scoraggiati perché avete figli piccoli e non osate portarli al museo, avete idea che potrebbero scocciarsi e farvela … pagare.

Se avete l’abbonamento musei, vi consiglio di provarci. Anche se i vostri cuccioli hanno solo due anni.

Noi ci abbiamo provato e devo dire che abbiamo fatto bene. Un sabato mattina, con Anna e Elena, intorno alle 10:30 (non tardate tanto di più, perché poi vi tocca la coda fuori dalla Mole…), siamo andate a visitare il mio museo preferito.

Il Museo del Cinema è una delle più felici ristrutturazioni artistiche, nonché architettoniche realizzate qui a Torino. Perché? Semplice, perché da un monumento come la Mole, meraviglioso simbolo nostrano, si è creato un ambiente totalmente nuovo, pur rispettando la struttura, senza corrompere l’essenza dell’edificio. Anzi, valorizzandola.

Devo ammettere che ho un antico ricordo della Mole. Avevo 6 o 7 anni, quindi doveva essere il 1984 o ’85 e mia madre ci portò tutti a vedere la mostra dei Macchiaioli, proprio presso la Mole. Bene, non ricordo nulla delle pitture, dei pittori, dei quadri. Però ricordo con intensità la Mole. Mi aveva stregata, ed ero piccolissima.

Prendere quell’ascensore che porta su, oggi, fra la nuvole torinesi, è un’esperienza impagabile. Sono stata sul tetto di una delle Twin Towers a New York, ma vi assicuro che il panorama, per quanto fosse mozzafiato, non era strepitoso come quello che si può vedere dalla cima della Mole.

Intanto si sale su con il bel tempo, se no non ne vale proprio la pena. E poi ci si arma di memoria e macchina foto (se ne avete una bella potente), perché le colline, Superga, le montagne innevate, i tetti rossi, credetemi, non li si vede da nessun’altra parte, solo qui. Ed è meraviglioso e poetico. Merita andare al Museo anche solo per fare un giro in ascensore.

Noi, però, purtroppo, non ci siamo potute andare, perché ero da sola con le bambine, una delle quali in passeggino, sarebbe diventato un caos per me aspettare in coda, con Elena in braccio e Anna che scappava di qua e di là per vedere tutto (e vi giuro, tutto!).

Così ci siamo prese la mattinata per una tranquilla e comoda visita al Museo. Anna è rimasta allibita. Quando è finalmente “entrata” nel percorso interno che si inerpica su per la Mole, ha potuto stabilire un rapido rapporto con la verticalità del luogo. E ne è rimasta impressionata. Guardava su con un leggero tremore. Mi diceva “mamma, mi sento come nel castello di Jareth, in Labyrinth”. E io sono rimasta colpita dal suo collegamento, guarda caso, proprio con un film.

Così abbiamo visto un Gremlin, le ho presentato Rita, meravigliosa in Gilda, proprio mentre una signora urlante con marito e figli al seguito si parava lì davanti e urlava “Oh, guardate! Greta Garbo!” Ok, mi sono detta, andiamo avanti.

Le ho fatto veder quei due scatti di Norma Jeane, in arte Marylin Monroe, una delle attrici più fantastiche mai esistite. Bionda, struccata, svestita in spiaggia, una come le altre, eppure così meravigliosa.

E poi Rodolfo Valentino, Humphrey Bogart, facce di sempre, facce di idoli moderni, volti inquietanti, Jack Nicholson, e volti da innamorarsi, Meg Ryan. Gli anni del boom televisivo e cinematografico, le rivisitazioni, pezzi di scripts, e poi le ambientazioni al primo piano.

Anna, però, ha apprezzato anche tanto la parte della nascita delle tecniche cinematografiche, il cinemascope, la retroilluminazione. Si è davvero appassionata, anche al teatro delle ombre.

Elena, poverina, è rimasta in passeggino tutto il tempo. Forse non si è goduta molto, però non ha mai brontolato e il personale della REAR è stato di una cortesia indescrivibile, accompagnandoci di piano in piano con l’ascensore, scherzando e coinvolgendo la mia bimba più grande.

La visita è stata un successo, siamo state dentro un’ora e mezza e Anna preme per tornarci, vuole salire in cima alla Mole con l’ascensore. Non vuole proprio perderselo.

Se non conoscete il Museo del Cinema, dovete assolutamente andarci. Potete andarci anche se lo conoscete già, perché ogni volta si impara qualcosa di nuovo!


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