Sono grata a chi mi ha segnalato questo libro e sono lieta di avere la possibilità di scriverne su questa rubrica perché è come se mi si desse la possibilità di fare un dono a persone sconosciute. Dono perché credo che questa lettura non possa che fare del bene alle donne che hanno vissuto più o meno recentemente la perdita prenatale di un bambino. L’Autrice stessa, Giorgia Cozza, dichiara di aver provato in prima persona questa esperienza ma si sarebbe intuito ugualmente perché tali sono la sensibilità e la completezza con cui è trattato l’argomento che non avrebbe potuto essere diversamente.
Con un linguaggio chiaro, si analizza cos’è l’aborto spontaneo e cosa succede nel corpo della donna poi si passa al prezioso capitolo in cui le paure e gli aspetti emotivi sono affrontati nella loro varietà e non ci si dimentica di concludere con uno sguardo all’atteggiamento del partner, degli amici e degli operatori sanitari prima di introdurre tutto ciò che chi ha vissuto un aborto può chiedersi rispetto ad una nuova gravidanza.
La seconda parte del testo ha come titolo “Voci di mamme e papà” ed è costituita da una serie numerosa di testimonianze, infinitamente utile per incoraggiare o comprendere che occorre abbandonarsi ad un’elaborazione del lutto più o meno lunga. Si conclude con la terza parte, dove la voce è quella degli esperti.
Personalmente, non ho vissuto questo traumatico evento ma dopo la lettura di questo libro, il silenzio e la difficoltà di parlarne delle amiche che ci sono passate sono ancora più pieni di significato.
