16 Settembre 2013 ARTICOLI

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Con la testa tra le nuvole

La settimana scorsa sono arrivate a Torino delle nuvole speciali! Saranno state le sette di sera, quando un urlo strozzato ha rotto il silenzio: “Mamma corri, prestooo! C’è una nuvola mega-strana, mega-rosa e mega-super!”. Davanti all’espressione “mega-super”, La Pirì ha realizzato che non poteva tirarsi indietro, così ha abbandonato il ferro da stiro ed è uscita sul balcone.

Che spettacolo! Nel suo pezzetto di cielo condominiale si stagliava imponente una massa bianca e rosa, densa e vicinissima. Un enorme sorbetto, da raccogliere con un cucchiaio e servire in coppetta!

Mentre dalla pancia saliva uno “slurp slurp”, dalla testa scendevano mille punti interrogativi. L’immaginazione si era messa in movimento e ora il cervello cercava nella nuvola cose da riconoscere.

Un gigante sorridente, un alieno, una grande casa, un albero, due cuori, una lucertola, uno scimmione e una ranocchia…

Forse non tutti sanno che le nuvole erano una delle fonti di ispirazione del grande, immenso Leonardo da Vinci. Nel suo Trattato della Pittura ci regala questo incredibile suggerimento: “Non ti sia grave il fermarti alcuna volta a vedere nelle macchie dei muri, o nelle ceneri del fuoco, o nuvoli, o fanghi, ne’ quali (…) tu troverai invenzioni mirabilissime che destano l’ingegno del pittore a nuove invenzioni (…) sì da farti onore”.

Secondo lui, queste immagini naturali e involontarie, nutrivano la nostra immaginazione fino a farla crescere, crescere, crescere…

Forse non aveva torto perché, se guardo con attenzione quest’altra nuvola, anche a me nasce in testa una favola: “C’erano una volta quattro orsi che avevano deciso di attraversare il cielo. Papà orso camminava impettito davanti al gruppo; orsetto lo seguiva scalciando le nuvolette e Mamma orsa chiudeva la fila portando in braccio la piccola Orsetta…”.

Davanti a immagini come questa, si potrebbe pensare che qualche buontempone si sia divertito a fare dei ritocchi, magari con photo-shop, ma Leonardo e tanti altri pittori dell’antichità ci hanno parlato spesso di nuvole dalle forme strane e Giotto, ad Assisi, arrivò a dipingerne una a forma di diavolo con barbetta e naso adunco!

Un altro dubbio, però,  ci tormenta: come possono semplici masse di aria, assumere forme tanto strampalate!

Leonardo da Vinci, come può accadere tutto ciò? Diccelo tu, cosa sono le nuvole?

Le nuvole sono nebbie tirate in alto dal caldo del sole, e la loro elevazione ove il loro acquistato peso si fa di potenza eguale al suo motore; e l’acquistato peso nasce dalla loro condensazione  e la condensazione ha origine dal calore ch’è in esse infuso, che si rifugge dagli estremi….”

Ehm, un attimo, non ho capito niente!

Molto meglio andare al museo A come Ambiente che ci spiega queste e moltissime altre cose! Il 21 settembre riaprirà le porte e tutti noi potremo percorrere le varie sezioni e affrontare sorridendo le grandi tematiche ambientali.

L’importanza dell’acqua, la pericolosità dei rifiuti, l’energia pulita, i trasporti delle persone e delle cose, perché quando di parla della salvaguardia del nostro bel pianeta, è meglio non avere la testa tra le nuvole!

Mini Quiz

Nuvole e fantasia

E voi cosa vedete in questa nuvola?

Dateci le vostre risposte (anche i disegni, se volete) e io vi darò la mia!

Scrivetecelo sulla pagina di ToBi su Facebook oppure mandateci una mail

Soluzione del Quiz precedente  Mini Quiz (difficilissimo!)

La casa della Maestrina dalla Penna rossa, è ricordata da una targa. Sapete dove si trova?

Soluzione:

B) In largo Montebello

Eugenia Barruero, la Maestrina dalla Penna Rossa (“Quella giovane col viso color di rosa, che ha due belle pozzette nelle guance, e porta una gran penna rossa sul cappellino, e una crocetta di vetro giallo appesa al collo”) abitò qui fino al 1957, precisamente al numero 38.



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