26 Settembre 2013 ARTICOLI

Home  > Articoli  > Voci d’acqua a Torino, tra conchiglie e arte contemporanea

Voci d’acqua a Torino, tra conchiglie e arte contemporanea

Tra le cose più preziose, la figlia della Pirì, conserva una Ciprea panterina.

Sta lì, sulla mensola con il suo bel manto maculato. Perfetta.

Lo scorso Aprile, una guida veneziana la teneva tra le mani mentre spiegava al suo pubblico di turisti il Sant’Agostino di Carpaccio, dove ne compare una simile.

“C’era una volta un bambino, che cercava di svuotare il mare con un conchiglia come questa.

Ma cosa fai? Non ci riuscirai mai!  Gli aveva detto sant’Agostino, con un sorriso adulto.

E’ più facile che io svuoti il mare con questa conchiglia, piuttosto che tu riesca a decifrare il dogma della Trinità. Gli aveva risposto l’angioletto impertinente!

E così l’aveva steso.

Il santo, accusato il colpo, aveva capito e aveva tenuto con se la conchiglia per non dimenticare mai quel momento di ottusità e di lieve presunzione…”.

Che storia! Matilde aveva ascoltato ad occhi sgranati, poi aveva preso dalla mani della guida la conchiglia che questi le porgeva e istintivamente se l’era portata all’orecchio.

“E’ tutto vero – aveva esclamato entusiasta – si sente il mare di sant’Agostino, si vede che ne è rimasto dentro ancora un po’…”.

E così si era guadagnata il regalo.

Però, quel gesto… la conchiglia all’orecchio, quanti di noi l’hanno fatto?

Si sente proprio un fruscio di onde lontane. Il rumore poetico e suggestivo dell’acqua.

A Torino, c’è una scultura urbana nata proprio con l’intento di restituire questa sensazione.

E’ in via Verdi, di fronte a Palazzo Nuovo e venne realizzata nel 2005 da uno scultore francese molto originale Marc Didou.

Il trattamento della materia, un classico di questo artista che lavora da anni sul rapporto arte-scienza, si ispira alle analisi tomografiche, che riproducono sul monitor un’immagine a fettine sovrapposte.

Si intitola Eco ed è composta da due teste in bronzo, sovrapposte in modo speculare.

Il passaggio caotico e colorato degli studenti, non ci aiuta a comprenderne la poesia.

Qualcuno nota, un po’ frettolosamente le due bocche spalancate, le mani portate al volto e vede qualche somiglianza con l’Urlo di Munch; oppure scatta una foto divertente, magari in inverno, quando la neve regala al faccione superiore un bianco cappello da puffo; altri usano la bocca inferiore per spegnere le sigarette; altri ancora, semplicemente la danneggiano.

Marc Didou, invece aveva pensato a qualcosa di soave.

Era stato alla Cisterna Basilica di Istanbul e aveva ammirato le due colossali teste di Medusa che si specchiano nell’acqua.

L’immagine superiore chiama, quella riflessa risponde, deve aver pensato… come un’eco.

Per questo nella sua opera, la testa superiore e quella inferiore, divise da un immaginario velo d’acqua, hanno le bocche aperte mentre le mani sono accostate al viso per dare direzione al suono.

Ma c’è molto di più! Non c’è artista che quando realizza un’opera non pensi, almeno un po’, al suo pubblico. Lo facevano gli antichi, lo fanno molto di più i contemporanei.

Anche Didou pensa a noi.

Vuole condividere con noi la sensazione di fruscio di acque antiche avvertita a Istanbul e così ci invita ad accostare l’orecchio alla bocca superiore.

Se siete piccolini fatevi sollevare e provate ad ascoltare cosa vi sussurra quel testone verde.

Forza provateci!

Sentirete anche voi le voci di sorgenti lontane, nel tempo e nello spazio.

Super Quiz

Torino è ricca di opere di arte contemporanea che hanno a che fare con l’acqua. Quali, tra queste non si trova nella nostra città? (Non vale cercare su google!)

A – L’ Igloo, di Mario Merz

B – La Totalità, di Varotsos Kostas

C – Ago, filo e nodo, di Claes Oldenburg e Coosje Vanbruggen

D – La Ruota, di Gilberto Zorio

E – L’Abbraccio infinito, di Luigi Stoisa

Scrivetecelo sulla pagina di ToBi su Facebook oppure mandateci una mail

Soluzione del Quiz precedente Nuvole e fantasia

E voi cosa vedete in questa nuvola? La Pirì vede una strega!

 

Ringraziano Monica che ha visto un aeroplano, Anna una sella di uno scooter, Lucia due pesci che si abbracciano e si baciano, Danila una persona con il braccio alzato e l’indice puntato … (aiuto!) Mery la faccia di un barboncino, Emauela la scarpa con il tacco, Gabriella un cavallo, Mario un unicorno e Perna un mostrosauro che si prepara a mangiare un cosciotto di maiale!


Argomenti:
Calendario

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ogni settimana, tra giovedì e venerdì, ti arriverà una mail informativa sugli appuntamenti, le opportunità e le offerte del territorio.

Iscriviti