Una famiglia con tre fratellini
“C’erano una volta mamma orsa, papà orso e tre orsacchiotti”. Sono loro i protagonisti di questa storia che vede due genitori coinvolti e partecipi nella cura dei piccoli, e tre cuccioli che danno voce a quelli che sono i dubbi e le paure comuni a chi ha la fortuna di crescere con dei fratelli.
La sera, prima di dormire, sia la mamma che il papà ripetevano sempre ai loro piccoli che erano “gli orsacchiotti più belli del mondo”. Finché un giorno gli orsacchiotti chiesero a mamma orsa come faceva a saperlo, come faceva a sapere che erano gli orsacchiotti più belli? La mamma spiega che gliel’aveva detto il papà, appena li aveva visti, subito dopo la loro nascita. “Quella risposta bastò. I tre orsetti si raggomitolarono, felici”.
Chi è il tuo preferito?
Ma dopo questa prima domanda, ecco che ogni orsetto comincia a riflettere e a chiedersi se i suoi fratellini siano migliori di lui.
È il caso del primo orsetto che, a differenza della sorellina e del fratello minore, non ha macchie sul mantello. “Forse a mamma orsa piacevano tanto le macchie”. È il suo pensiero.
L’orsetta, invece, si chiede se il papà sia più affezionato ai suoi fratellini. “Loro erano maschietti; lei, no”.
E infine il terzo orsetto si preoccupa perché i suoi fratelli sono più grandi di lui. “Io sono il più piccolo”.
Dubbi leciti, che si avvicinano molto all’immaginario del mondo bambino e che offrono voce alle paure che possono preoccupare, in modo più o meno consapevole, anche il piccolo lettore. Per fortuna, i tre fratellini scelgono di fare la cosa giusta: si rivolgono ai genitori per trovare risposta ai loro dubbi.
E così arriviamo al cuore della storia. “Chi di noi è il tuo preferito?” domandano infatti a papà orso. Gli orsetti sono convinti di non poter essere tutti e tre i preferiti. Ma il papà, coinvolgendo anche la mamma (“È così, perché ho sentito la vostra mamma che lo diceva”) li sorprende e li rassicura con una bellissima risposta…
Una storia delicata che tocca il cuore
Sono pagine “lievi” quelle di questo libro. Delicate. Gli scambi sono essenziali ma ricchi di significato e toccano il cuore. Le immagini (molto molto belle) sono altrettanto essenziali, e rendono perfettamente la poesia del testo.
Un bel libro per tutti i piccoli lettori che hanno dei fratelli, perché esprime dubbi che sono comuni e trova una risposta rassicurante (un ottimo spunto per i genitori alle prese con domande spinose) che fa sentire amato ed apprezzato ogni bambino.
Da leggere insieme, per condividere la ritrovata certezza di essere speciali e insostituibili agli occhi di mamma e papà, e per accogliere eventuali riflessioni o domande che dovessero nascere nel corso della lettura o in seguito ad essa.
L’età di lettura indicata è dai tre anni, ma se i bimbi sono già abituati a leggere con mamma e papà si può provare a proporre anche un po’ prima.
Giorgia Cozza