10 Ottobre 2013 ARTICOLI

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Due chiacchiere con il “Signor Museo”

In occasione della F@MU abbiamo chiesto ai professionisti dei musei di tornare per un attimo “piccoli turisti”.

Torino in autunno è ancora più bella. E’ la stagione del passeggio rilassato. Si possono godere gli ultimi raggi d’oro sulle piazze del centro, o infilarsi, con la scusa dei primi freddini, in qualche bel caffè.

Ma c’è molto di più.

Chi, come la Pirì, vive sotto il dolce giogo della famiglia, in questi giorni trova ovunque suggerimenti per trascorrere il fine settimana in maniera interessante e fantasiosa.

A volte, poi, capita un evento di quelli grossi, di quelli che non dobbiamo proprio farci scappare.

E’ il caso della giornata nazionale della famiglie al museo (FAMu), domenica 13 ottobre, a cui diversi musei della città di Torino hanno prontamente aderito con intrattenimenti a tema per i bambini e sconti sull’ingresso per gli adulti che li accompagnano.

“Mitico! – esulta figlio grande della Pirì – Andare al museo è come andare a una festa!”.

Museo = festa?

Ma guarda un po’…  L’avreste mai detto?

Dico… voi che avete più o meno la mia età.

Da quando “museo” e “bambini” vanno così d’accordo?

Forse da quando i musei si sono guardati dentro e hanno scoperto che la bellezza, l’arte e la cultura possono essere di tutti, se veicolati con un linguaggio adatto.

I professionisti che siamo riusciti a raggiungere con la nostra intervista, lavorano nella didattica museale e nella ricerca, ma non hanno perso il sorriso di quando erano “piccoli turisti”.

Eva, Carlotta, Cristina, Anna e Stefania: cinque donne giovani e piene di energia tra il MAO e Palazzo Madama.

Vediamo cosa ci hanno raccontato!

Eva Morando (Servizi Educativi del Mao) ci scrive: “Da bambina andavo nei musei insieme a mamma e papà la domenica mattina, in autunno e inverno. Sono nata nel 1976 e, quando ero bambina, la didattica museale non si vedeva ancora neanche da lontano!”.  Ma allora cosa ti è rimasto di queste tue prime visite? “Del Museo Egizio ricordo le mummie, i papiri, il cibo ritrovato nelle tombe. Ricordo che mi aveva stupito il fatto il cibo consumato millenni fa fosse simile al nostro cibo quotidiano”. Eva lavora al MAO, il Museo di Arti Orientali. Domenica, per aiutarci a familiarizzare con questa arte lontana nel tempo e nello spazio, il Mao sconta a 8 euro l’ingresso adulti e predispone due attività per i bambini.

In questa occasione, inoltre, verrà eccezionalmente esposta, nonostante la sua fragilità, la Grande onda a largo di Kanagawa di Hokusai.   “Perché è un’immagine molto nota – continua Eva – che i bambini avranno modo di ritrovare ovunque fuori dal Museo. Per mostrare loro che è tutto vero’: La grande onda a largo di Kanagawa esiste e la si può trovare e ‘gustare’ in questo Museo”.

A Palazzo Madama, che aderisce alla Famu con la riduzione sull’ingresso e un laboratorio speciale dal titolo “Il racconto in un museo”,  abbiamo raccolto ben quattro interviste.

Carlotta Margarone (Documentazione, comunicazione e web, Palazzo Madama) andava al museo, da bambina. L’accompagnava il nonno, maestro in pensione, che “Aveva il tempo e la passione per assecondare le curiosità di una bambina un po’ timida e appassionata di storia”.

Ci racconta Carlotta che fu proprio lui a farle conoscere realtà magnifiche come gli scavi di Pompei e ad accendere la sua passione per l’arte e l’archeologia. Oggi suggerisce ai bambini che entrano nel castello di esplorarne tutti i diversi ricchissimi livelli dal giardino medievale alla Torre panoramica.

“Anche io andavo al museo con i nonni” ci dice Cristina Maritano (Conservatore per le Arti decorative a Palazzo Madama). “Se penso alla mia bambina, che oggi ha cinque anni – continua  – mi sembra che a Palazzo Madama sia soprattutto l’edificio ad affascinare i bambini: le torri, le scale, la stanza della duchessa, le luminose verande, il percorso nel giardino, che sembra fatto per ambientarci le fiabe dei Grimm”.

E Anna La Ferla (Servizi Educativi e Mostre, Palazzo Madama), anche lei piccola turista con nonni al seguito, ci racconta: “Ricordo grandi scorribande estive al Borgo Medievale con i miei fratelli alla ricerca di un modo per impossessarci delle monete nella fontana del melograno!”.

Oggi Anna è grande e non cerca più le monetine! Però le è rimasta la voglia di giocare:: “Se volete far divertire i vostri bambini a Palazzo Madama, andate a caccia di uccelli nei soffitti del Primo Piano . Oppure provate a confrontarvi con lo sguardo indagatore del ritratto di Antonello da Messina!

 

Chiudiamo con Stefania Capraro (Registar, Palazzo Madama) che per incuriosire i bambini punterebbe sui Giochi di putti del Guidobono, al primo piano, e sulle figurine fantasiose e mostruose del Coro di Staffarda.

Non solo la Fondazione Torino Musei (che partecipa alla F@MU anche con GAM – ingresso ridotto e laboratorio “Segni di guerra e di pace”  e Borgo medievale – ingresso ridotto e laboratorio “Il cavaliere errante” ), ma molti altri musei in città e in provincia si sono messi a disposizione dei bambini e delle loro famiglie.

Sul portale del F@MU trovate l’elenco aggiornato www.famigliealmuseo.it/category/partecipa/piemonte/

Allora cari bambini, ci siamo capiti? La F@MU sta arrivando, se papà e mamma sono stati bravi, premiateli e portateli al museo con voi!

SUPERQUIZ facile facile! Capolavori nascosti

Riuscite a riconoscere in questo racconto le opere d’arte custodite nei quattro musei citati?

La fanciulla ingioiellata: La bella fanciulla assiste silenziosa al matrimonio di Maria.

Tra poche ore raggiungerà anche lei il suo amato, per questo ha mille perle tra i capelli e indossa una veste preziosa.

La cerimonia è finita, oltre la porta, ad attenderla c’è uno splendido cavallo grigio con la criniera intrecciata e la gualdrappa svolazzante.

La fanciulla vi monta svelta e galoppa lontano lontano.

A un certo punto in fondo al sentiero, vede la porta magica di cui aveva sentito parlare da bambina: “La via per la felicità passa attraverso una parete grigia aperta da passaggi alti e sottili come un tagli”.

Senza paura la fanciulla li attraversa e in pochi balzi arriva là dove voleva andare.

Davanti ai suoi occhi appare ora un piccolo borgo fortificato in riva al fiume.

Qui viene accolta con gioia da tutta la corte e soprattutto dal suo innamorato che la conduce in una accogliente sala da pranzo e la ristora con una zuppa di verdure appena colte dall’orto.

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Soluzione del Quiz precedente Voci d’acqua

Torino è ricca di opere di arte contemporanea che hanno a che fare con l’acqua. Quali, tra queste non si trova nella nostra città?  (A – L’ Igloo, di Mario Merz, B – La Totalità, di Varotsos Kostas, C – Ago, filo e nodo, di Claes Oldenburg e Coosje Vanbruggen, D – La Ruota, di Gilberto Zorio, E – L’Abbraccio infinito, di Luigi Stoisa).

SOLUZIONE

C – Ago, filo e nodo, di Claes Oldenburg e Coosje Vanbruggen, che si trova in Piazzale Cadorna a Milano


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