7 Febbraio 2023 NOTIZIE

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Fare la mamma e lavorare – Rientro al lavoro: vivilo con serenità

Il rientro al lavoro e la prima separazione sono momenti emotivamente forti per la mamma e per il bambino. Quando si affida il proprio bimbo ad altre persone e si resta lontane da lui per parte della giornata, i dubbi e le preoccupazioni possono essere davvero numerosi. Vediamo insieme come prepararsi per vivere questa esperienza  con serenità.

Primo step: accogli le tue emozioni

Mamma e bambino hanno vissuto insieme, praticamente in simbiosi, i primi mesi successivi alla nascita. La mamma ha imparato a comprendere e soddisfare i bisogni del suo piccino, gli ha dedicato tutte le sue energie fisiche e mentali, ventiquattro ore su ventiquattro.

Gli esperti parlano di “esogestazione” per definire questo periodo intenso in cui dopo la nascita, mamma e bambino sono ancora un tutt’uno. Riprendere l’attività professionale significa per la madre affrontare tante emozioni forti, mai provate prima.

Emozioni che a volte sono contrastanti, perché la mamma può sentirsi allo stesso tempo triste al pensiero di lasciare il suo bimbo e sollevata dalla possibilità di recuperare degli spazi per sé. Ci sono anche mamme che non possono scegliere il momento in cui rientrare e per questo sperimentano sensazioni di rabbia e frustrazione. E infine ci sono le preoccupazioni legate al benessere del proprio piccino: come vivrà questa separazione?

Qualunque sia l’emozione che la mamma sta provando è fondamentale accoglierla. Ricordarsi che è legittimo sentirsi giù di morale e avere delle paure.

Ascoltarsi ed essere gentili con sé stesse

Condividere pensieri e timori con chi ci vuole bene e/o con altre mamme che stanno vivendo o hanno vissuto questa situazione, può essere di aiuto per alleggerire la fatica emotiva.

 

Secondo step: trova la soluzione per voi

Affidare il proprio bambino, che per un genitore è il bene più prezioso, a un’altra persona è un passo importante e deve essere preparato bene. Come? Valutando tra le opzioni a disposizione – nido, nonni, baby sitter – la soluzione che meglio risponde ai bisogni della nostra famiglia.
 

IL NIDO

Se la scelta ricade sul nido il suggerimento è di visitare diverse strutture, partecipare a riunioni per i genitori e open day, dialogare con le educatrici per conoscere l’offerta formativa e le modalità seguite per accogliere il bambino (e la sua famiglia) e aiutarlo ad ambientarsi.

Quando si opta per il nido può essere utile anche pensare già a come organizzarsi in caso di malanni di stagione che, inizialmente, potrebbero essere frequenti.

 

LA BABY SITTER

E se il bimbo verrà affidato a una tata? Per trovare una baby sitter a Torino il consiglio è di partire dalla valutazione di competenze, formazione ed esperienze, ma in occasione del primo incontro concentrarsi anche sulle nostre sensazioni. Ci sentiamo in sintonia con questa persona? Ci piace? Approfondendo vari argomenti legati all’accudimento del bambino emerge una condivisione dei principi educativi? Si tratta di condizioni necessarie per iniziare a costruire un rapporto di fiducia.I NONNI

Quando ci sono dei nonni disponibili a occuparsi del nipotino, i vantaggi sono molteplici: innanzitutto sul piano umano (il bimbo li conosce già ed è legato a loro da un rapporto affettivo), ma anche economico.

In questo caso è prioritario un buon dialogo: i genitori devono sentirsi liberi di esprimere le loro esigenze e le loro preferenze a livello educativo e tra nonni e genitori deve esserci un rapporto sereno, disteso, basato sull’affetto ma anche sul rispetto.

Se così non fosse, se la mamma sente che questa scelta pur presentando dei vantaggi non è quella che la fa sentire a suo agio, vale la pena organizzarsi diversamente, magari valutando soluzioni intermedie (ad esempio, bimbo con la babysitter di mattina e con i nonni al pomeriggio).

 

Terzo step: prenditi il tempo necessario

Per affrontare con più serenità possibile la prima separazione la parola d’ordine dovrebbe essere gradualità. Trattandosi di un momento emotivamente forte per il bambino e per la mamma diventa davvero fondamentale prendersi il proprio tempo.

 

AMBIENTARSI AL NIDO

Se il bimbo frequenta un nido, deve avere modo di conoscere le educatrici che diventeranno per lui un importante punto di riferimento e l’ambiente, con le sue routine diverse da quelle domestiche e familiari.

Il suggerimento è di concordare con le educatrici un ambientamento “senza fretta”, rispettoso delle reazioni del bambino, in cui la mamma (o il papà) sia presente finché il bimbo non si mostra a suo agio nel nuovo contesto.

Il tempo trascorso insieme al nido è prezioso anche per la mamma perché le dà modo di conoscere le persone che si occuperanno del suo bambino e di osservare il piccolo prendere sempre maggior familiarità con questo contesto.

 

E CON LA BABY SITTER

Un buon ambientamento è necessario anche se la soluzione scelta è quella della baby sitter: è fondamentale per il bimbo, ma anche per i genitori e per la tata, un periodo di compresenza, in cui imparare a fidarsi gli uni degli altri.

La baby sitter avrà modo di conoscere le modalità di accudimento della mamma (come aiuta il bimbo ad addormentarsi, come lo nutre, come lo conforta, ecc.), il bambino prenderà confidenza con questa nuova figura mentre si sente sicuro e a proprio agio grazie alla presenza della mamma. E infine la mamma potrà osservare il bimbo e la tata mentre interagiscono in varie situazioni: gioco, pranzo, nanna, coccole…

 

GRADUALITÀ ANCHE PER LA MAMMA

Un cambiamento non troppo brusco è di aiuto anche per la mamma. Dopo aver trascorso tanto tempo con il suo bambino (praticamente h 24), iniziare ad allontanarsi per un’ora (o mezz’ora) e poi per un tempo progressivamente sempre più lungo, dà modo alla mamma di abituarsi gradualmente a questa nuova realtà.

 

Dopo la fatica, la gioia di ritrovarsi

Quando, terminato l’ambientamento, arriva il momento di trascorrere la giornata o parte della giornata lontani, anche se la soluzione scelta è la migliore possibile, mamma e bimbo possono ancora fare un po’ di fatica. Salutarsi non è facile e può essere che il piccolo pianga vedendo la mamma che si allontana. Per la mamma è doloroso vedere il proprio bimbo in difficoltà!

In questa fase di “assestamento” può essere di grande aiuto concentrarsi sulle consuetudini che piacciono a mamma e bambino.

Godersi il momento in cui si torna a casa insieme o in cui la mamma rientra dal lavoro.

Regalarsi tante coccole – che sono molto rassicuranti per il bambino e fanno bene anche alla mamma -, ritagliarsi un tempo per giocare e leggere insieme qualche bella fiaba (può essere di aiuto leggere delle storie in cui il protagonista stia vivendo un’esperienza simile). Questa vicinanza aiuta a ritrovarsi ed è di conforto per entrambi.

 

Chi ben comincia…

Trovare la soluzione giusta per la propria famiglia, che meglio risponde ai bisogni del bambino e della mamma. Prepararsi al cambiamento con gradualità, dando tempo al bambino (e anche alla mamma) di abituarsi ai nuovi ritmi e alla nuova quotidianità. Intensificare le coccole e la rassicurazione quando ci si ritrova dopo il lavoro.

Quando la prima separazione viene vissuta con serenità ci sono importanti benefici nell’immediato e a lungo termine, poiché l’esperienza positiva pone le basi anche per le separazioni successive.


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