La giunta comunale torinese ha approvato, nel mese di ottobre, le norme relative all’accesso e alle tariffe dei nidi e dei micronidi convenzionati. Un provvedimento atteso che dovrebbe, nel corso del 2009, dare i primi frutti, snellendo le liste d’attesa dei bimbi che attendono un posto in un nido comunale.
A rendere possibile questo passo, la decisione – approvata già lo scorso luglio in sede amministrativa – di utilizzare il “Fondo nazionale infanzia”, che prevedeva per il Comune di Torino una somma di circa un milione e 650mila euro, per riservare dei posti presso asili nido o micronidi privati o aziendali, in regime “convenzionato e agevolato”, ai bambini che sono in lista d’attesa nelle graduatorie comunali.
Il provvedimento riguarda quindi le famiglie dei bambini già presenti nelle liste d’attesa dei nidi comunali. In pratica cosa cambia per le famiglie residenti a Torino?
D’ora in poi i genitori possono scegliere fino a quattro strutture private, indipendentemente dalla Circoscrizione in cui sono collocate, e presentare la loro domanda. Verrà poi predisposta ed approvata una graduatoria cittadina, basata sui punteggi attribuiti alle singole domande a livello circoscrizionale.
In caso di rinuncia, se la famiglia non accetta il posto che le viene proposto, è prevista la cancellazione dalla graduatoria relativa ai nidi convenzionati (ma non da quella dei nidi comunali).
Per quanto riguarda invece le tariffe mensili a carico delle famiglie saranno decurtate del 15% rispetto a quelle stabilite per i nidi comunali indipendentemente dal periodo di utilizzo del servizio. Questo perché la gestione della tariffa è lasciata al titolare della struttura e risulta complesso applicare i rimborsi previsti dal sistema tariffario dei nidi comunali per il periodo dell’inserimento, in caso di assenza e nei giorni di chiusura del nido previsti dal calendario scolastico.
Altre novità riguardano i punteggi validi per le graduatorie: d’ora in poi sono previsti punteggi diversi per le situazioni di pendolarità e verrà dato maggior peso alle situazioni di disagio sociale (mentre fino ad ora si prendeva in considerazione prevalentemente il disagio economico). Favorito, infine, l’inserimento dei bimbi che hanno la mamma in carcere.
Resta invece invariata la distinzione tra le due graduatorie, del tempo pieno e del tempo parziale, con la possibilità di iscriversi in entrambe le graduatorie mantenendovi un identico punteggio.
G.C.
Maggiori informazioni:
Comune di Torino Servi Educativi
