17 Gennaio 2013 NOTIZIE

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Sicurezza e web

Un incontro dedicato ai genitori di ragazzini e non che  voerrebbero far navigare sicuri i loro figli nel grande mare del web. Prima tappa del NavigareSicuri di Telecom Italia con ospiti prestigiosi: il generale Rapetto, la blogger Cristiana Calilli e Mara Maionchi.

Internet è una risorsa il cui utilizzo comporta un insieme di responsabilità da parte di ogni singolo utente che è tenuto a utilizzare la rete e ciò che essa rende disponibile nel rispetto delle leggi. Notizie di cronaca, film, racconti hanno reso familiari a tutti crimini informatici come cyberterrorismo, attacchi digitali con violazione di infrastrutture critiche e sistemi di sicurezza, diffusione volontaria di virus. I protagonisti e responsabili sono personaggi, spesso giovani, “pirati informatici” che mettono le loro eccezionali competenze al servizio dell’illegalità.

Ma anche per i comuni utilizzatori, attraverso Internet tutto è virtualmente disponibile con un solo click e questo produce effetti etici ed economici. Uno dei fenomeni che più caratterizzano il web e che rientra tra le attività illegali o al limite della legalità preferite dai giovani è la possibilità di utilizzare software per scaricare (download). Si configura una vera e propria economia del baratto tra community di persone che condividono gusti musicali o cinematografici e che spesso, oltre alla possibilità di scaricare, hanno online lo spazio per parlare dei loro idoli. Il download illegale danneggia gravemente gli autori e i distributori.

Ma allora non è mai legale?

Non sempre. Esistono materiali detti free che è possibile utilizzare e altri coperti da diritto d’autore. Il motivo per cui scaricare è un’attività quasi irresistibile per chi ha Internet a disposizione è la possibilità di avere una fonte di materiale inesauribile e gratuito a portata di mano. L’attrazione è talmente forte che nemmeno la conoscenza delle conseguenze cui si può andare incontro quando si infrange il diritto d’autore funziona da deterrente. Molti dicono: “tanto non beccheranno proprio me” e continuano a farlo nonostante i divieti. Non bisogna nemmeno sottovalutare il fatto che non c’è una conoscenza diffusa del diritto d’autore, per cui in particolare i minori non sanno di infrangere la legge quando scaricano. Dal momento che alcune ricerche indicano che il settore dell’e-shopping è quello in cui più di frequente genitori e figli si siedono fianco a fianco davanti al computer per navigare alla ricerca del prodotto più conveniente, si può partire da questa attività per cominciare a parlare insieme del dovere civico della legalità.

L’e-shopping è un’attività legale e può essere lo spunto per insegnare a considerare la Rete come un luogo di libertà e non di arbitrio e sopraffazione. In più, praticato insieme, permette di abituare i minori a rendersi conto dell’importanza di maneggiare responsabilmente il denaro, anche quando gli scambi avvengono attraverso Internet.

Testo tratto da Linee guida per genitori e insegnanti – Navigare Sicuri che potete scaricare all’indirizzo: http://navigaresicuri.telecomitalia.it/wp-content/uploads/2012/03/Guida-NS2013.pdf

 


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