6 Dicembre 2022 NOTIZIE

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Torino, scopri come aiutare il tuo bimbo con i compiti

Sempre più bambini avvertono la necessità di essere seguiti durante lo svolgimento dei compiti a casa oppure per il recupero dei compiti dell’estate oppure ancora potrebbero aver bisogno di alcune ripetizioni a seguito della fine di questi primi mesi di scuola, le vacanze natalizie sono alle porte e diversi piccoli potrebbero accusare lo stop delle lezioni.

Per evitare che perdano l’allenamento con lo studio, se si vive nel capoluogo piemontese è bene sapere che è facilissimo trovare un professionista qualificato in grado di aiutare il proprio bimbo o la propria bimba, basterà consultare gli annunci su aiuto compiti Torino.

Molti bimbi, spesso, complice anche l’utilizzo errato dei mezzi tecnologici, accusano eccessiva deconcentrazione, svogliatezza nell’apprendimento e altre sensazioni che, in automatico, fanno calare il loro rendimento scolastico.

Ogni bambino ha i suoi tempi nell’apprendere un argomento o per svolgere un esercizio e nulla di tutto questo è da imputare all’intelligenza dell’individuo. Per supportare il proprio figlio è bene a volte rivolgersi a persone qualificate per far sì che ottenga il miglior risultato possibile e, soprattutto, si senta gratificato. Si potranno, inoltre, visionare le recensioni per essere facilitati nella selezione.

I genitori, a volte, assumono un comportamento assolutamente sbagliato, a sostegno di questo ci sono anche diversi studi, ovvero quello di sostituirsi al proprio bimbo nel fare i compiti, forse per velocità o per altre motivazioni che, di contro, non giustificano in alcun modo questo atteggiamento. Vediamo perché.

Perché un genitore non dovrebbe sostituirsi al proprio figlio

Precisiamo che assistere i propri figli è sicuramente un qualcosa con cui, prima o poi, tutti i genitori dovranno fare i conti. Però, aiutare non è sinonimo di sostituzione. Infatti, se si reitera con questo comportamento, si potrebbe danneggiare il suo sviluppo cognitivo. Vediamo, quindi, insieme perché un genitore non dovrebbe sostituirsi al proprio figlio.

 

  •  Scarsa autonomia: un bambino che viene aiutato troppo nello svolgimento dei propri compiti è un bimbo che non impara ad essere autonomo e, di conseguenza, non sviluppa il sensore della sopravvivenza e della voglia innata di trovare delle soluzioni. In sostanza, il genitore dovrebbe limitarsi ad insegnare a vivere.
  •  Scarsa fiducia: crescendo il proprio piccolo potrebbe pensare che la propria mamma o il proprio papà abbia poca fiducia nella sua persona perché potrebbe avvertire l’eccessivo aiuto come mancanza di fiducia nelle sue capacità. Un piccolo aiuto, se necessario, è indubbio che debba esserci, ma si rinnova l’invito a non esagerare.
  • Troppa protezione: questa motivazione potrebbe, in realtà, essere una casistica di genitori. Infatti, vi rientrano tutti coloro che non ammettono le colpe del proprio bimbo. Sbagliano un compito di matematica o italiano, allora è sicuramente colpa dell’insegnante. In questo modo il bambino non si sente invogliato nello svolgimento dei compiti oppure non si sente spronato nel fare sempre meglio poiché i suoi genitori sono pronti a difenderlo.

Perché è importante rivolgersi a un insegnante privato

Alla luce di quello che abbiamo appena detto sul ruolo del familiare e su come dovrebbe comportarsi in questo caso nei confronti del bimbo, capiamo insieme l’importanza di rivolgersi a un insegnante privato per aiuto compiti e ripetizioni.

 

  • Supporto costante: il piccolo alunno sarà seguito passo dopo passo e l’insegnante, molto qualificato, è a totale disposizione del bambino per spiegargli anche più di una volta un concetto affinché diventi chiaro e limpido nella sua memoria.
  • Conosce il metodo: il maestro, in quanto tale, sa come deve comportarsi e non incorrerebbe in alcun modo nella sostituzione come, bonariamente, potrebbe capitare se fosse il genitore a improvvisarsi insegnante.
  • È anche online: le lezioni, in questo caso, potranno essere effettuate direttamente da casa propria utilizzando un pc o uno smartphone, in questo modo il piccolo potrà non abbandonare il comfort domestico ma, al tempo stesso, potrà svolgere egregiamente i propri compiti.
  • Motivazione e sostegno: ogni bambino si sente maggiormente motivato quando deve dimostrare ad un estraneo di saper fare. Rivolgersi ad un professionista può essere vantaggioso anche in tal senso. Inoltre, c’è il sostegno costante. Si instaura un rapporto intenso tra chi sta tramandando il sapere e chi lo apprende, si potrebbe, in questo modo, catturare l’attenzione anche del bimbo più svogliato. È risaputo che, difatti, non a tutti i bimbi piace fare i compiti ma, con il giusto metodo, tutti possono imparare.

 


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