Buongiorno Rossella,
quando un bambino mostra un malessere è importante andare a fondo e capire cosa possa averlo provocato; nel suo caso se ho ben capito, tutto è iniziato ad ottobre, quindi a scuola avviata, e in terza elementare, quindi dopo due anni di conoscenza dell’ambiente e delle persone. Mi risulta difficile non pensare che ci possa essere stato qualche episodio scatenante.
Non escludo a priori la possibilità di fargli cambiare scuola, ritengo però sia necessario considerare che ogni decisione che noi prendiamo è accompagnata da un messaggio educativo e non sempre la decisione che appare come la più efficace porta con sé un messaggio altrettanto efficace.
Il mio consiglio è quello di parlare con le sue colleghe e di chiedere loro una mano per fare in modo che suo figlio riesca a ristabilire un buon rapporto con i compagni; inoltre lei stessa potrebbe organizzare dei momenti extra scolastici dedicati a suo figlio in modo che trascorra del tempo giocando con alcuni di loro.
Tutto ciò se “restringiamo” il campo alla scuola, perchè non dobbiamo dimenticare che molto spesso i bambini usano quell’ambiente come fosse un teatro in cui rappresentare altro. Quindi è molto importante capire se al di fuori della scuola non possa essere accaduto qualcosa che lo abbia allarmato e abbia innestato un meccanismo di ansia da separazione che lui esprime in questo modo.
Le consiglio di parlare molto con il bambino e non solo della scuola. Disegnare insieme può essere un modo per stimolarlo a raccontare.
Infine prima di prendere una decisione le consiglio di consultare un collega.
Cordiali saluti.
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