12 Settembre 2010 L'ESPERTO RISPONDE

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Allattamento prolungato

Buongiorno,
sono mamma di una bellissima bimba di 18 mesi che dopo 15 giorni di vacanza mi ha costretta a prendere una decisione: STOP all’allattamento.
Mi ha reso la vita impossibile, mi era proibito girare anche solo per
uscire dalla doccia nuda, non riuscivo quasi ad andare al bagno, e non riesco a fare una semplice azione durante la giornata che lei mi si attacca alla gamba e comincia a volere venire in braccio per poi battermi il seno e dirmi mamma pappa.
Non so se faccio bene o male volevo un consiglio da voi esperti:
– Fino ad ora con l’allattamento ho creato in lei problemi a livello psicologico?
– Come posso fare per non crearle un distacco troppo traumatico?
Vi ringrazio dei vostri suggerimenti.
Elisa

Cara Elisa,
i distacchi diventano molto dolorosi quando si realizza l’esatto contrario dei nostri desideri… sono molto più accettabili quando già nel nostro cuore, nella nostra mente e nel fisico hanno già cominciato ad avere meno importanza…
Perciò sono certa che tu possa trovare la risposta migliore per te e la tua creatura: è un equilibrio tutto vostro quello dell’allattamento al seno, dove nessuno ha diritto più di tanto di esprimere pareri…
Quello che posso dirti è che interrompere nettamente l’allattamento potrebbe causare seni gonfi di latte e/o ingorgo mammario, mentre per la creatura che sente ancora molto forte il bisogno del latte di mamma ci potrebbero essere manifestazioni di contrarietà: pianti a dirotto, eccessi di tensione o rabbia manifesta, agitazione durante il sonno.
Ci tengo a precisare però che qui ci addentriamo nel mondo delle possibilità… ciascuna relazione mamma-bambino è una storia a sè!
Quello che conosciamo per certo è che fino ai tre anni di età è fondamentale fornire ai nostri piccoli o del latte materno o del latte in formula.
Pertanto ti voglio rassicurare che non hai procurato nessun problema di natura fisica o psicologica alla tua bambina, al contrario…
Quando una donna sente il bisogno di diradare le poppate può scegliere di ridurne a metà il numero, mantenendo alcuni momenti particolarmente importanti per la creatura, spiegandole il cambiamento ed offrendo in alternativa dell’acqua o del succo o un frutto negli altri momenti, piuttosto che dei giochi fatti insieme per mantenere la complicità.

L’amore non vive di parole
né puo’ essere spiegato a parole.

Madre Teresa di Calcutta

Arianna

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