7 Luglio 2019 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Amicizia con una bambina prepotente – Cosa fare?

Salve sono la mamma di una bimba di 2 anni e mezzo, dolcissima e socievole.
Abito in una zona dove al parco non ci sono tanti bimbi, se non un’altra bimba di 2 anni e mezzo anche lei.
Lei è prepotente con la mia, le strappa i giochi e la fa piangere, le alza le mani fino a farle male , la spinge e se sua madre la rimprovera… urla,urla tantissimo e alza le mani con sua madre.
E’ un paio di settimane che… a tratti… quando siamo a casa o a far la spesa, la mi prova ad imitarla.
Urla allo stesso modo,fa il gesto di picchiarmi, ma non lo fa, e sbatte le cose come fa lei.
Mi consigliate di cambiare parco o cosa?
Grazie

Gentile signora,

i tentativi di imitazione della sua bambina nei confronti della compagna di giochi sono proprio normali, fanno parte del sano processo di socializzazione. Vedo, imito, imparo dove sono i miei limiti, cosa posso fare e cosa no, qual è la differenza tra me e gli altri. L’imitazione è segno di una buona crescita e permette di apprendere dall’esperienza altrui in modo rapido. Diventa negativa solo quando riguarda comportamenti inappropriati e rischiosi (sperimentare una certa aggressività potrebbe essere talvolta solo un modo per imparare nel tempo a mostrarsi volitivi e assertivi) o quando per cercare l’accettazione da parte degli altri, si mettono in secondo piano i propri desideri.

Proviamo a riflettere con lei sulla scelta da fare: non ci sono molte bambine con cui giocare, ma il pericolo della solitudine giustifica l’accettazione della prepotenza altrui? Come insegnare alla propria bambina a comportarsi bene e poi anche a giocare con chi bene non si comporta?

Non si è legittimati a intervenire nell’educazione altrui (ma ci sono margini di confronto con l’altra mamma?) e nemmeno nei giochi tra due bambine (si cercano? Son contente di stare insieme? I bambini ricordano le loro avventure dando un peso diverso agli episodi di scontro rispetto agli adulti), ma nel portare sua figlia al parco a giocare con quella bambina come nel decidere di non farlo, lei sta facendo una comunicazione precisa, che sua figlia coglierà come i desideri o gli insegnamenti di mamma. Pensi a cosa vuole comunicare alla sua piccola, e quando propenderà per una opzione o l’altra, la metta in parole, diventerà una storia su un’esperienza condivisa con la sua bambina.

In bocca al lupo.

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