8 Giugno 2020 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Autoerotismo e isolamento covid19

Buonasera Dott.ssa,
grazie innanzitutto per questa opportunità. Ho letto le domande poste in precedenza sull’argomento, ma provo anche a io date le circostanze anomale.
Mia figlia, 4 aani, figlia unica.
Abituata a stare con altri bambini, a scuola e nel tempo libero e ovviamente con i nonni. Dall’inizio della quarantena ha avuto anche una situazione abitativa favorevole, poiché viviamo in una casa con giardino, i vicini hanno una bimba di 6 anni e abitiamo vicino a due dei nonni. Finora non sembra aver risentito emotivamente della situazione, sembrava anzi che fosse più o meno tutto ciò che al momento desiderasse dalla vita, seguirci in bagno e stare sempre con noi, e in fondo non le era mai successo.
Tempo prima dell’isolamento prima di dormire ho notato che aveva iniziato ad accarezzarsi e le ho quindi spiegato che fosse del tutto normale, ho colto l’occasione per spiegarle cosa siano le parti intime, che ci siano parti del corpo che danno sensazioni differenti e che sono quelle che si coprono con il costumino in estate, e quali siano le occasioni adatte a quel tipo di carezze, ovvero in solitudine, nella sua cameretta. Però da circa una settimana gli episodi si sono intensificati fino
anche a 5/6 volte al giorno.
Appena ci distraiamo, o quando lavoriamo ( a turni ) corre in camera e fa il “gioco con l’orsetto”.
Mi sono fatta l’idea che sia comunque una forma di autoconsolazione che dato il momento, e considerando che ha subito delle limitazioni e delle privazioni sostanziali data la sua età, siano tutto sommato comprensibili.
Ma mi viene da chiedermi se siamo ancora dentro un parametro fisiologico o dobbiamo sentire un parere? O approfondire e cercare di capire cosa fare (
o non fare ).
Grazie infinite.

Cara mamma,
grazie per averci scritto.
Dalle sue parole, capiamo che conosce abbastanza sull’argomento e su cosa dire alla bimba, come ha già fatto. Non ci soffermiamo su questo. Andiamo oltre.
La pandemia ha sconvolto un po’ tutti e ci ha chiesto di trovare nuovi equilibri.
Questione non da poco.
Soprattutto lo ha chiesto a tutti: bimbi, giovani, adulti e anziani. Nessuno è esonerato.

I nostri ritmi giornalieri sono stati sconvolti e per un paio di mesi siamo stati privati di un elemento a noi caro: la socialità. I bimbi si sono trovati senza la scuola, senza le loro attività e sono stati costretti ad immergersi nel mondo digitale per studiare o vedere qualche amichetta.

L’aspetto positivo per i bimbi è stato poter trascorrere tanto tempo con i loro genitori; un tempo emotivamente importante.

Il cambiamento è però qualcosa che richiede adattamento ed equilibrio e può essere accompagnato da quelle che noi chiamiamo: ”fatiche emotive”. Il bambino si trova a
dover gestire emozioni nuove e sentimenti contrastanti, ecco che ritroviamo alcuni comportamenti un po’ regressivi come il tornare a fare la pipi’ nel letto, disturbi del sonno oppure, come nel suo caso, una masturbazione più frequente.

Lei ci scrive, che aveva già iniziato, prima della pandemia, a toccarsi. A volte dopo i primi giorni, in cui si scopre il piacere che ne deriva, questo comportamento si intensifica. Entrano in gioco la novità, il piacere, l’attrazione. Successivamente poi questo comportamento assume dei tempi normali e la frequenza diminuisce.

Alcuni bimbi si toccano di più nei periodi di cambiamento o difficoltà; è un modo consolatorio per placare alcuni sentimenti come ansia o noia. Se questo accade ed è circoscritto ad un determinato periodo, ciò non desta alcuna preoccupazione. Se invece, si osserva il protrarsi di questo comportamento, occorre rivolgersi ad uno psicologo sul territorio, per valutare il benessere emotivo e psicologico dei bimbi.

Nel suo caso, le consigliamo di rivolgersi allo psicologo territoriale solo se la frequenza non diminuisce a Settembre – Ottobre.

Può essere che la sua bimba stia manifestando il suo disagio nei confronti della pandemia, toccandosi semplicemente di più e, che sia un suo modo di reagire ai cambiamenti. Se fosse cosi, non preoccupatevi, se nel corso della vita, osserverete altri periodi così (in corrispondenza di cambiamenti importanti).

Vi auguriamo Buona vita!!!

Gruppo LabirinTO

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