Buongiorno, sono la mamma di una bambina anzi ragazzina di 12 anni.
E’ da qualche anno che si trascina il problema di non riuscire a far pipi fuori casa, adesso però per lei sta veramente diventando un problema grosso che le sta condizionando la vita , al punto di non bere più latte la mattina per paura di dover andare in bagno, o di aver paura ad andare in gita con la scuola per paura di farsela addosso.
Lei sente lo stimolo ma se prova ad andare in bagno fuori dai posti a lei abituali non ci riesce ,e va a finire che magari non beve niente in tutto il giorno e magari arriva a casa con il mal di pancia senza essere riuscita ad andare in bagno,e questo logicamente scatena in lei sempre una situazione ansiosa ,che non lascia godere a lei queste giornate di svago passate fuori casa.
L’anno scorso ha passato in Austria una settimana vacanza-studio, e quest’anno , vuole rifare l’esperienza ,ma sta gia andando in ansia pensando al suo problema,ne ho parlato con la sua pediatra che non mi ha dato nessuna dritta.
Spero che lei possa darmi qualche consiglio, la ringrazio anticipatamente
Marta
Cara Marta,
La sua pediatra non le ha dato nessuna dritta, perché non è facile rispondere. Nel senso che bisognerebbe capire quando la bambina ha iniziato ad avere questa sintomatologia, se è successo qualcosa che l’ha turbata al punto tale da bloccarla nell’espletamento delle normali funzioni urinarie, anche se fuori casa. Potrebbe cercare di capire se sua figlia è particolarmente attenta alla pulizia e, conseguentemente mal sopporta i bagni fuori casa, che potrebbero essere sporchi. Se ha timore che qualcuno la veda. Verifichi se ha la stessa difficoltà quando va a casa delle amiche.
Si tratta comunque di un problema fisiologico e psicologico che bisogna cercare di risolvere o almeno di mitigare, perché la ragazzina vive le situazioni che lei mi ha descritto con forte preoccupazione. Inoltre questi stati ansiogeni influiscono negativamente proprio sulla capacità di sua figlia di urinare fuori casa.
Provi a mettere in pratica i miei consigli e se crede può rivolgersi ad uno psicologo. Spero di esserle stata di aiuto.
Saluti dalla psicologa
