Buongiorno cari genitori,
provo a rispondervi basandomi su quelle che sono le mie competenze in ambito educativo come consulente in puericultura. Nel caso non vi soddisfacesse la mia risposta, vi consiglio di rivolgervi ad una pedagogista, per avere risposte più specifiche in merito.
La vostra bambina ad undici mesi non si comporta così con ‘intenzione’, ma per imitazione (non mi scrivi come le dite no, se le dite troppi no, se anche voi avete reazioni di questo tipo, ecc.) o per vedere la nostra reazione. Ecco perché vi guarda.
Inoltre i bambini così piccoli, hanno ancora una forte immaturità della corteccia pre-frontale (la cui funzione è anche quella di regolare le emozioni nel modo corretto), per questo motivo reagisce in maniera impulsiva. Non ha altri mezzi per ora.
Arrivata ad un punto di non ritorno la sua ‘frustrazione’ diviene talmente grande ed insostenibile, da riuscire a sfogarla solo in questo modo. Si scarica fisicamente.
Vediamo come potreste esserle di aiuto.
Abbassatevi, contenetela, senza forzarla, e parlatene con toni pacati (è difficile, lo so!). Fermatela dolcemente, ma con sicurezza, per evitare che si faccia male.
Se urlate o la sgridate molto forte, provate a non farlo. Altrimenti il suo livello di frustrazione invece che abbassarsi, salirà ancora di più.
Comunicatele perché le state negando qualcosa, con una modalità comprensibile per lei, e magari proponetele un’attività alternativa, che considerate più idonea.
Datele pochi no, cercando di rispettare le sue esigenze di movimento, scoperta ed esplorazione, ma che siano costanti. I no col tempo si modificheranno, ma non abbiate timore di spiegarglielo.
I bambini ci comprendono, basandosi molto sulla comunicazione non verbale.
Spero che queste righe possano avervi aiutato ad accogliere le sue emozioni con maggior serenità.
Un abbraccio a voi e alla vostra piccola ‘ribelle’.
Francesca Arzilli – Consulente in puericultura
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Foto di copertina di Priscilla Du Preezk