8 Ottobre 2019 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Bambino di 9 anni che ha problemi di sonno

Buona sera, sono mamma di 2 bambini di 5 e 9 anni. Nell’ultimo periodo il bambino più grande ha problemi di sonno, non vuole dormire da solo ma vuole sempre la presenza di qualcun altro. Sa che a 9 anni non vogliamo venga a dormire nel nostro letto quindi adesso vuole dormire nel letto con sua sorella.
O altrimenti vuole andare a dormire dai nonni perché sa che lo faranno dormire nel lettone con uno di loro.
Quando era piccolo e non c’era la sorella soprattutto i primi tempi visto che non dormiva mai lo tenevano nel lettone cosa che è continuata anche con la nascita della sorella che invece ha sempre dormito da sola. Ne ho parlato anche con il pediatra ma mi ha consigliato di dare degli integratori del sonno ma non hanno effetto.
Penso sia qualcosa di psicologico. Se gli chiedo mi dice che sente dei rumori e che ha paura. Per farlo sentire più tranquillo ho anche spostato il letto della sorella nella sua stanza e sono a castello ma niente… lui vuole dormire nello stesso letto della sorella.
Sono veramente in difficoltà, non so cosa sia giusto fare in questi casi. Ringrazio per la disponibilità, sperando in una risposta.

Grazie Elisa

Buongiorno Elisa,
lei dice che il bambino ha problemi di sonno “nell’ultimo periodo” ma mi sembra di capire che invece la richiesta di condividere il letto con voi abbia radici più lontane visto che già quando è nata la sorella dormiva con voi. Il bimbo ha 9 anni ed è quindi possibile parlare con lui per capire cosa lo disturbi, dando per scontato che non si tratta di qualcosa di esterno come i rumori di cui lui parla, semmai della paura che cita.

Di cosa ha paura? Quali sono le sue fantasie?
Cosa è successo “nell’ultimo periodo” a casa o a scuola o con gli amici? C’è stato un episodio che lo ha preoccupato?
Cosa potrebbe farlo dormire serenamente in camera sua? Una lucina accesa tutta la notte? La porta aperta?
E poi ci sono ancora altre aree che andrebbero capite: quali sono le abitudini legate al rito del sonno?
Guarda la tv prima di andare a letto? Cosa guarda? Con chi?
Gioca alla play?
Usa la tecnologia?
Viene accompagnato nel suo letto e rassicurato?

Come vede ci sono molte questioni legate al rito dell’addormentamento che vanno un po’ seguite e messe in atto.
Da parte dei genitori in questi casi è necessario che ci sia coesione e che entrambi perseguano lo stesso obiettivo per fare in modo che il bambino senta di non poter appoggiarsi a uno contro l’altro. Ma forse prima di tutto ciò è importante che il bambino capisca che dormire nel suo letto va a suo vantaggio perché è più libero e dorme meglio anche lui.

E’ un passaggio che richiede fermezza da parte dei genitori e allo stesso tempo dolcezza perché il bambino non deve viverlo come un “trauma” ma come un rito di passaggio che lo porta dall’essere piccolo alla sua crescita.

Cordialità

dott.ssa Flavia Cavalero

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