Buongiorno signora Rita
la sua domanda è diventata purtroppo comune di questi tempi, non ci è difficile comprendere quanto sia stressante e complesso per i bambini restare per così tanto tempo a casa, senza poter uscire né vedere i loro amici. E’ molto difficile anche per noi adulti che, fino a prima della pandemia, pensavamo fosse uno dei nostri grandi desideri quello di poter stare per un po’ di tempo a casa.
La vita dei ragazzini è oggigiorno molto piena, vanno a scuola, poi pranzano alla mensa scolastica, partecipano al doposcuola e, verso le 16 la loro giornata ancora non è finita. Segue la pratica di uno sport o la lezione di musica o lo studio di lingua straniera per uno o due pomeriggi la settimana. E, a seconda delle età, in molti casi c’è anche il catechismo che occupa un altro pomeriggio la settimana. E poi i giochi, ai giardinetti o a casa ma con almeno un amico. E in tutto ciò ci sono anche figure educative che si alternano, dai genitori si passa agli insegnanti poi agli educatori e ancora i nonni o baby sitter.
E, all’improvviso, tutto sparisce. Tutto sparisce e viene sostituito dalle mura di casa e dallo schermo di un computer.
Dato lo scenario è davvero semplice comprendere che il bambino possa, come dice lei, sentirsi nervoso. E’ davvero facilmente comprensibile.
Ognuno, esattamente come accade tra noi adulti, ha reazioni diverse, ma le reazioni sono anche influenzate da alcuni fattori e possono essere gestite quando sono problematiche.
Qualche suggerimento:
- Il primo suggerimento riguarda l’informazione che viene data al bambino su quanto sta accadendo. E’ importante che sappia esattamente quali siano i motivi di queste forti restrizioni e che ne comprenda il significato, senza che questa informazione lo terrorizzi. Sul web si trovano molti video che possono aiutare a passare il messaggio in modo adeguato alle diverse età.
- E’ importante che il bambino si senta libero di esprimersi in merito a questa situazione e a come si sente. Se questo non avviene in modo spontaneo è possibile aiutarlo parlandogli, chiedendo come si sente e dicendogli anche come stanno i genitori. Uno strumento molto utile è anche il disegno, che può fare in autonomia o insieme a lei.
- Il bambino come tutti segue le lezioni scolastiche on line: verificare che abbia compreso il funzionamento di questa nuova modalità, non sempre i bimbi si sentono a loro agio se non riescono come quando frequentavano la scuola. Verificare che comprenda il meccanismo, che riesca a vedere e a sentire bene. Chiedere se sente il bisogno di assistenza nei compiti.
- Organizzare incontri on line con i compagni solo se il bambino lo desidera.
- Giocare, inventare nuovi giochi.
- Fare ginnastica insieme.
Questo è un periodo molto delicato per ognuno di noi ma per i bambini lo è in modo particolare, devono adattarsi a qualcosa di improvviso e di impensato, che cambia i loro e i nostri ritmi. E’ molto difficile e non va sottovalutato.
La ripresa non sarà facile per noi adulti e di conseguenza anche per loro si preannuncia un ulteriore periodo di difficoltà, pertanto è davvero importante cercare di fare per loro e con loro tutto ciò che è nelle nostre possibilità per superare tutto nel migliore dei modi possibile.
Spero di esserle stata utile.
Un cordiale saluto
Flavia Cavalero
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