4 Aprile 2020 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Bambino nel lettone con mamma… il nuovo compagno cosa può fare?

Salve, sono un papà separato con un figlio di 10 anni e una di 6.
Da 10 mesi ho una relazione stabile con la mia nuova compagna che ha un figlio di quasi 4 anni.
Quando vado da lei (che abita a 80 km da me) devo dormire sul divano perché dice di non esser pronta a “staccarsi” e far dormire suo figlio nella sua cameretta.
Il rapporto tra loro due è molto intenso, a volte con un attaccamento morboso da parte del bambino (con il quale ho comunque un ottimo rapporto) , questo mi pesa e mi turba parecchio perché io e lei non possiamo vivere la nostra intimità ed il poco tempo concessoci.
Tutto ciò mi causa malessere e a volte discussioni con lei.
Come mi devo comportare?

Buongiorno
l’abitudine di condividere il lettone con i figli è un tema che divide psicologici e pedagogisti da anni e anni; chi dice che sia un comportamento affettivo adeguato e chi dice che non lo sia, chi dice che vada bene finché i bimbi sono molto piccoli chi dice che non si debba mai fare… questo per dirle che è una questione molto dibattuta anche nella letteratura delle varie discipline che si occupano di educazione e sviluppo evolutivo.

Per entrare nel merito del suo specifico caso, penso che le uniche persone che possono trovare una soluzione siate proprio lei e la sua compagna, il bambino non c’entra nulla in questa cosa perchè è evidente che lui voglia continuare con la sua piacevole consuetudine e non possa capire data la piccola età che ci sono periodi in cui le esigenze degli adulti sono diverse.

Per la sua compagna può essere una buona occasione per iniziare a fare un primo passo di “distacco”, sicuramente progressivo, aiutando il bimbo a dormire nella sua camera… ma per fare questo è necessario che lei stessa ne senta il bisogno e ne comprenda la funzionalità. Perché nulla si fa se non c’è la volontà. Forse anche per la sua compagna dormire con il bambino è un rifugio emotivo sicuro.

Siete adulti e troverete sicuramente il vostro modo per affrontare la situazione.

Cordialità

dott.ssa Flavia Cavalero

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