9 Dicembre 2020 L'ESPERTO RISPONDE

Gabriella Biscaro

Gabriella Biscaro - Professional Advanced Counselor AssoCounseling - Educatrice Perinatale esperta in Allattamento (percorso MIPA) - Referente Certificata Il Parto Positivo e Baby Brains Body - Specialista in Riflessologia e Tecnica Craniosacrale - Disponibile al 320/0144212 mail [email protected]

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Bimba sempre in braccio… ciuccio si o no?

Buongiorno,
mia figlia di 20 giorni viene allattata principalmente al seno ma con qualche aggiunta all’occorrenza.
Si addormenta solo in braccio e quando cerco di metterla nel lettino ci sta per un breve periodo… e poi inizia a “brontolore” fare versetti e poi piange…
Come posso fare per riuscire a farla dormire o rimanere nel suo lettino o carrozzina?
Visto che quando la adagio ha mangiato e magari ho cambiato anche il pannolino non capisco il perché della sua irrequietezza….
Un ciuccio in questo caso potrebbe essere d’aiuto?
Fin ora non lo ho mai dato perché mio marito è contrario.
Ma visto che abbiamo anche un altra bambina di tre anni, vorrei cercare di dedicarle del tempo cosa che mi riesce molto difficile avendo sempre la piccola in braccio.
Grazie

Buongiorno cara mamma,

il fatto che la tua bimba così piccola voglia addormentarsi solo in braccio è perfettamente nella norma biologica: noi umani siamo mammiferi che hanno un estremo bisogno di contatto per sentirsi sicuri e scongiurare pericoli mortali. Anche se nascono nel 2020, i cuccioli d’uomo hanno l’istinto di sopravvivenza uguale a quello dei nostri antenati che vivevano pericoli ben maggiori dei nostri e della nostra vita “civile” in caldi appartamenti al sicuro dai predatori esterni.

Il consiglio che do a tutte le mamme è quello di assecondare il bisogno di contatto dei piccoli; è infatti molto dannoso a livello neurologico lasciare piangere un neonato da solo; la vicinanza, il contatto, la voce che accolgono un pianto lo fanno diventare un’esperienza vivibile e superabile grazie alla relazione con la figura di accudimento.

Il pianto di un neonato andrebbe accolto come espressione inizialmente indistinta (mano a mano si modulerà a seconda del bisogno), compreso e possibilmente non immediatamente soppresso con una consolazione veloce, ma stabilendo un contatto e una comunicazione come mamma/papà e bebé sanno fare, ciascuno con le proprie competenze.

Come ci sentiremmo noi in un ambiente sconosciuto, da soli, senza sapere cosa fare?
Probabilmente piangeremmo o proveremmo una forte angoscia.
Lo stesso succede ai nuovi nati, e così come ci piacerebbe essere accolti nel nostro disagio, accogliamo i nostri piccoli con comprensione e gentilezza per far loro capire che sono arrivati in un buon posto, in una bella famiglia accogliente e amorevole.

Per quanto riguarda l’utilizzo del ciuccio, è una scelta molto personale e della famiglia: ci sono bebé che non ne sono disturbati rispetto alla suzione al seno, altri invece potrebbero confondersi. Solitamente si consiglia di aspettare almeno un mese dalla nascita e un allattamento ben avviato per scongiurare questo rischio, e poi verificare se può essere d’aiuto.

Per quanto riguarda il bisogno di contatto, ti consiglio di valutare la possibilità dell’utilizzo di fasce o supporti ergonomici per tenere la bimba a contatto con te e poter avere le mani libere e occuparti della sorellina con maggiore agilità.

Regolarmente organizzo degli incontro informativo gratuiti sul babywearing, on line su Zoom. Se ti interessa saperne di più puoi iscriverti con una mail a [email protected]

Ti aspettiamo!
Gabriella Biscaro –

Educatrice Perinatale – Professional Counselor

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