7 Giugno 2012 L'ESPERTO RISPONDE

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Bimbo remissivo

Salve, io ho un bimbo di 4 anni a giugno. L’anno scorso precisamente dieci mesi fa preoccupati che ancora non parlava l’abbiamo portato in un centro, dove dopo la diagnosi di “bordeline disturbo pervasivo dello sviluppo” Le lascio immaginare l’enorme angoscia che abbiamo avuto.

Ha fatto varie sedute con la psicologa e la pedagogista.

Successivamente ci è stato detto che non c’erano che note positive sul bambino che addirittura aveva un q.i. di 129. Oggi il bimbo è molto senza nessuna terapia parla canta ma male la pronuncia lascia molto a desiderare e anche la grammatica e sempre indietro rispetto i coetanei, non racconta o se no risponde con qualche breve frase tipo se io chiedo che hai fatto oggi a scuola? lui: ho giocato.

Quello che mi preoccupa ora è che il bimbo non chieda mai un gioco quando per esempio andiamo in un negozio, e se prende qualcosa e gli diciamo di riposarla lo fa subito o comunque non ha mai un desiderio forte di qualcosa come tutti gli altri bimbi che addirittura scalciano e strillano se non per il computer con cui gioco un oretta al giorno per farlo mangiare perche da sempre inappetente.

A casa è buono remissivo dolcissimo affettuoso allegro gioca con tutto, mi chiedo se è perche io alla fine lo lascio libero di giocare di fare quello che vuole a parte le regole: mangiare dormire. Ma non ho necessita di rimproverarlo a parte qualche stupidaggine del tipo che quando fa la cacca corre per casa nudo e non vuole farsi vestire.

La mia paura è se sto sbagliando in qualcosa se sarà un debole cosa che in questa nostra società paghi.

Non so se la mia ansia sia giustificata ma mi creda mi rende anche confusa su come porgermi nei confronti dell’educazione di mio figlio, per cui le sarei enormemente grata se Lei volesse rispondermi.

Cordiali saluti

Cara mamma,

Dalla sua domanda appaiono degli elementi contrastanti tra il comportamento del bambino da lei raccontato e i sintomi propri del disturbo borderline. Il disturbo pervasivo dello sviluppo è caratterizzato da una grave e generalizzata compromissione in diverse aree dello sviluppo; nello specifico, è presente uno sviluppo anomalo o deficitario dell’interazione sociale, delle competenze comunicative e comportamentali, e un repertorio ristretto di interessi ed attività. Il quadro clinico paradigmatico di questa categoria è rappresentato dall’autismo infantile.

Lei è preoccupata, perché il bambino è remissivo. Onestamente non ho ben compreso cosa intende lei con questo termine; se per remissivo intende dire che suo figlio si isola, non comunica e ha comportamenti stereotipati, allora siamo di fronte a sintomi tipici del disturbo pervasivo dello sviluppo.  Se invece si riferisce al fatto che il bambino non scalci e urli quando non viene accontentato nelle sue richieste (vedi giocattolo), non vedo il motivo per cui preoccuparsi.

Mancano troppe informazioni per poter dare una risposta utilizzabile. Il mio consiglio è di rivolgervi ad una struttura che possa prendervi in carico, per affrontare il problema coinvolgendo anche lei e suo marito. Così avrà modo di esporre in dettaglio la sua modalità educativa, considerato il suo timore di “sbagliare in qualcosa”. Personalmente, proverei a portare il bambino in un altro centro, perché ritengo che una diagnosi di disturbo borderline a 3 anni sia un po’ precoce e nello stesso tempo mi chiedo come sia possibile calcolare il Q.I. e quindi somministrare una batteria di test ad un bimbo borderline.

Saluti dalla psicologa

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