19 Dicembre 2019 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Cambiamento e mancanza di inventiva di un bambino

Buongiorno, sono la babysitter di un bambino di 8 anni.
L’ho visto praticamente nascere e ne sono molto affezionata! Vi scrivo perché ho visto nel bambino dei cambiamenti rispetto a quand’era più piccolino.
Proprio perchè ci tengo tanto, mi sono sempre informata in ogni fase della sua crescita e so benissimo che la scuola elementare rappresenta un importante “banco di prova” per ogni bambino e che comporta inevitabili cambiamenti. Ora cerco di spiegarvi brevemente la situazione. Fino all’età di 6 anni passavo molte ore con lui e ci vedevamo quasi ogni giorno. L’ho sempre portato a visitare mostre e musei, a fare dei laboratori, a pattinare, al cinema e tanto altro ma giustamente, con la crescita, le ore passate insieme diminuiscono e ora passiamo insieme meno tempo. Era un bambino molto creativo e pieno d’inventiva, passava ore a costruire mondi fantastici con i Lego, era molto, molto curioso e leggeva spesso. Dall’anno scorso ho iniziato a vedere dei cambiamenti.
Si è iscritto a calcio per imitare suo fratello (cosa alla quale non era mai stato interessato), non gioca più con i Lego, non sa mai cosa fare e si annoia, non ascolta ed è molto distratto (bisogna ripetergli le cose molte volte), non sa prendere decisioni e copia quello che fanno gli altri , non legge più e non ha inventiva (ha deciso di chiamare il suo gatto con lo stesso nome del cane dell’amica di sua madre) e non sapeva cosa chiedere nella letterina per Babbo Natale.
Inoltre è diventato amico del “bulletto” della classe che fa dispetti agli altri compagni e risponde male alle maestre.
Mi rattrista molto questo cambiamento e spero non diventi sempre più evidente. Nonostante abbia un bellissimo rapporto con la famiglia sono sempre una babysitter e non posso essere troppo invadente anche se penso che quest’atteggiamento sia per una mancanza di autostima e per la volontà di essere accettato oltre che dai suoi compagni di classe, dai suoi fratelli che sono molto più grandi di lui.
Penso non sia abbastanza stimolato.
Scusate il lungo messaggio! Cosa mi consigliate?
Vi ringrazio davvero molto

Gentile signora
l’unico consiglio che mi sento di darle è di parlare con i genitori del bambino e di esporre a loro i suoi dubbi.

Cordiali saluti
dott.ssa Flavia Cavalero

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