22 Ottobre 2009 L'ESPERTO RISPONDE

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Capricci o no?

Sono una mamma di un bimbo di 15 mesi.
Sono tre giorni che dopo aver fatto cena, piange perchè vuole essere preso in braccio.
La prima sera l’ho accontentato perchè non aveva dormito il pomeriggio e pensavo fosse stanco, il secondo giorno non c’era quella scusa è ho provato a lasciarlo piangere, ma con nessun risultato, perchè continua a piangere sempre più disperato.
Anzi adesso non posso assolutamente allontanarmi, andare in bagno, lavare i piatti anche se lui è li si attacca alle gambe e piange disperato che vuole essere preso in braccio.
L’altra notte non abbiamo dormito perchè ogni 15 minuti piangeva, lo tranquillizzavo lo rimettevo nel suo lettino e si svegliava.
Non penso sia paura dell’abbandono perchè sono una mamma che lavora da quando lui a 7 mesi e lo lascio da mia mamma.
Quando lo porto è sereno e quando vado via mi saluta e mi manda i baci.
Anche mia madre mi conferma che è sereno, mangia e dorme.
Sono molto preoccupata!!
Dove sto sbagliando??
Dove ho sbagliato??
E’ sempre stato un bimbo tranquillo e sereno e ormai era un mesetto buono che dormiva tutta la notte!!
Aiutatemi!!
Sentire piangere il mio bimbo mi fa stare male.
Ho provato anche con il classico “sculaccione”, ma sono stata peggio io.
Grazie
Una mamma apprensiva
Cristina

Cara Cristina,
da quello che mi racconta mi pare di poter escludere un problema di tipo fisico, come per esempio il mal d’orecchie o i disturbi della dentizione, perché in tal caso Alessio sarebbe disturbato anche durante la giornata.
Credo però che forse la farebbe stare più serena un controllo dal pediatra di base, se questi episodi di pianto continuassero ancora nei prossimi giorni.
Anche se l’istinto materno difficilmente sbaglia, la paura che il bambino possa avere dolore complica sempre un po’ le cose.
Detto ciò vorrei condividere con lei alcune riflessioni.

I bambini durante la loro crescita alternano continuamente momenti di enormi progressi, a momenti di regressione.
Spesso questi momenti di regressione, che arrivano proprio quando i genitori avevano considerato alcuni obiettivi pienamente raggiunti, anticipano dei nuovi cambiamenti.
E’ come se il bambino, prima di lanciarsi alla conquista di una nuova autonomia, si voltasse indietro per essere tranquillo che tutto ciò di cui ha bisogno sia ancora al suo posto, per lui…
Da quello che leggo credo che dopo aver iniziato a camminare, Alessio abbia iniziato a dormire meglio la notte, come spesso accade.
E’ possibile anche che ora si stia preparando ad un altro cambiamento e abbia più necessità di contatto. Assecondare i suoi ritorni, non significa viziarlo, ma semplicemente rispondere ai suoi bisogni. Dargli la certezza di una base sicura da cui partire significa renderlo più sereno nei cambiamenti.

Un altro aspetto su cui vorrei soffermarmi è il tempo che lei e Alessio avete per stare insieme. Crescendo, è possibile che il bambino richieda sempre di più maggiori attenzioni al suo ritorno dal lavoro, semplicemente perché ha tanta voglia di stare e di giocare con lei. Una soluzione potrebbe essere quella di provare a dedicarvi prima o dopo cena un momento speciale, tutto vostro, per giocare o coccolarvi un po’, un momento in cui le sue attenzioni possano essere solo per lui e per niente altro…un bel gioco, un massaggio, un bel bagno… Lo stesso discorso potrebbe valere per la notte.
Ora io non so come gestivate i risvegli notturni prima di questo mese di sonno regolare di cui mi ha parlato, ma una soluzione potrebbe anche essere quella di farlo dormire con voi o con il lettino attaccato al vostro letto per qualche giorno.
Si ricordi che il fatto di riavvicinarlo a voi per qualche tempo, non significa che non tornerà più a dormire da solo…ma semplicemente che quando questo riaccadrà lui si sentirà sicuro e soddisfatto.

Rispetto a ciò che lei mi racconta della nonna, credo che sia proprio così come lei dice. Quando è con lei il bambino sarà sicuramente tranquillo, mangerà e dormirà, assolutamente sereno. Questo spesso potrebbe anche irritarla e magari farla sentire poco competente nell’accudimento del suo bambino. In realtà le cose potrebbero essere viste sotto un altro punto di vista… Sicuramente il suo bimbo non sta soffrendo per alcun abbandono, perché viene affidato alla nonna, da lei riceve affetto e attenzioni. Con lei sta sicuramente bene, ma mai quanto gli piace stare con voi a casa, tanto che per questo potrebbe anche rinunciare a qualche ora di sonno, che poi può recuperare tranquillamente in altro momento.
Questo fatto dovrebbe rassicurarla e dimostrarle che in realtà non ha sbagliato proprio nulla, né sta sbagliando ora, perché il suo bambino come tutti i bambini che hanno un buon legame con la loro mamma, la ama più di ogni altra cosa al mondo e ha tanta voglia di stare con lei.

La invito semplicemente a riflettere sulla vostra situazione provando a osservarla con occhi diversi. Sicuramente troverete delle soluzioni che possano andare incontro alle esigenze di entrambi. Sicuramente in queste situazioni occorre anche essere elastici…quello che può andare bene un giorno non è detto che non sia completamente diverso quello successivo… Se la situazione continuasse ad essere molto pesante però potrebbe anche valutare di aiutarsi con l’utilizzo dei fiori di Bach, perché potrebbero esservi utili.

Cordiali saluti.

Veronica Ortu

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