20 Febbraio 2020 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Come aiutare un bambino distratto a scuola?

Buongiorno,
mio figlio 7 anni e mezzo, frequenta la seconda elementare.
E’ il secondo anno che le insegnanti mi fanno notare che si distrae facilmente e si assenta per alcuni momenti durante le ore scolastiche lasciando il lavoro incompleto o commettendo errori grossolani.
Nel momento in cui viene richiamato reagisce con nervosismo e piange.
C’è da dire che è un bambino ubbidiente e calmo e socializza con tutti.
D’altro canto a casa svolge autonomamente e velocemente i compiti nel modo corretto e i suoi voti sono molto buoni, soprattutto per la sua proprietà di linguaggio e comprensione del testo.
Sono stata l’anno scorso dal NPI ma mi ha solo detto che è insicuro e manca di autostima.
Cosa posso fare per aiutarlo nell’attenzione?
Grazie

Buongiorno signora
non le nascondo che leggendo la sua lettera il mio primo pensiero è stato che “un bimbo di sette anni e mezzo che è “ubbidiente e calmo e socializza con tutti” avrà pur il diritto di fare il bambino ogni tanto e di arrabbiarsi se viene richiamato”. Con questo non voglio sottovalutare la questione che lei pone ma mi chiedo quale sia la richiesta visto che il servizio della NPI ha escluso che ci siano problematiche a livello cognitivo.

Se il bambino a scuola è distratto, mentre a casa non lo è, potrebbe anche trattarsi di una questione ambientale: distratto dai compagni? distratto dalla voglia di chiacchierare? distratto dalla noia? distratto in una classe rumorosa? Forse potrebbe essere utile confrontarsi con l’insegnante anche su questo versante.

Poiché il percorso del bambino in NPI si è concluso con un’indicazione di insicurezza e di bassa autostima, forse potrebbe essere importante lavorare su questi aspetti, ad esempio favorendo la socializzazione con altri bambini e facendogli fare dello sport.

Spero di essere stata utile
Cordialità
dott.ssa Flavia Cavalero

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