13 Luglio 2020 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Come farsi ascoltare e dare regole senza perdere le staffe?

Buongiorno, Sono la mamma di Elio un meraviglioso bimbo di 26 mesi.
Elio nella sua breve vita ha già sperimentato molto, una malattia oncologica che ci ha portato a passare molto tempo avanti e indietro dagli ospedali e ha subito diverse operazioni e numerose anestesie per vari controlli.

Nonostante ciò Elio è un bimbo vitale e molto sveglio, intelligente e estremamente vivace!

Da gennaio 2020 ha iniziato il nido dopo un periodo di alternarsi tra nonna e tata…. a dicembre abbiamo anche traslocato e con lui è stato un incubo.

Da diversi mesi ormai Elio ha quotidianamente dei momenti di sfida e aggressività in cui urla e lancia appositamente giochi e oggetti, si irrigidisce per essere cambiato o messo a sedere provocandomi una tendinite!

A nulla servono le spiegazioni calme, il mettersi al suo livello prendendo le manine e spiegando che non si fa perché i giochi si rompono o perché può fare male agli altri.

Stessa cosa durante la cena… io e mio marito sfiniti finiamo sempre col discutere nervosi perché non ci è mai concesso un boccone tranquilli, è un continuo lanciare posate, alzarsi, sbattere il piatto ecc. Mio marito pur di mangiare tranquillo dopo una sfiancante giornata in cantiere vorrebbe metterlo 10 minuti davanti alla tv e concludere il pasto dignitosamente, io mi oppongo perché lo trovo diseducativo e rafforzerebbe l’idea che se ci sfinisce ottiene ciò che vuole!

All’asilo è un protagonista, bravo, educato, rumoroso ma gioioso e mangia seduto composto!

Inutile dire che a volte scappa l’urlo di sfinimento… che come da manuale non serve a nulla se non a innescare ulteriori lanci di oggetti.

Siamo sfiniti e sconfortati… sembriamo non trovare la strada per dargli poche ma chiare regole… nulla funziona!!

E i NO sono come un Si deciso per lui!

Consigli da “Mulino Bianco” ne ricevo e leggo a bizzeffe e ne ho abbastanza!!!

Cosa fare davvero nella pratica per gestire questi momenti e porre regole senza essere tiranneggiati dal nanetto o diventare noi stessi tiranni?

Grazie

Buongiorno Mamma!

Che bella domanda che ci fa, e che bel carattere forte che ha Elio.

La sua domanda è tanto bella quanto difficile.

Quello che le posso dire è che sicuramente Elio è fortunato ad avere due genitori così attenti e innamorati di lui, che nonostante le difficoltà riescono a vedere in lui un bimbo solare e gioioso.

Le scrivo questo perché è parte importante di ciò che può fare per aiutare Elio a non essere sopraffatto dalla moltitudine di emozioni che lo travolgono nel momento in cui ha questi scatti o queste difficoltà. Ma si immagini anche quanto potrà servirgli questo robusto carattere nella vita e quanto può essergli servito ora, in tutte queste difficoltà e passaggi!

Come mi scrive, Elio ha già sperimentato molto, e probabilmente questo lo ha fatto crescere in fretta, fornendogli un ventaglio di emozioni che non è facile da capire e gestire per un bimbo di 26 mesi.

Queste emozioni le riversa a voi, nella speranza che le possiate contenere e capire.

Se una sua amica le dicesse di aver avuto una malattia oncologica, di essersi trasferita, e di aver avuto un nuovo cambiamento (asilo e non più nonna o tata), e per questo a volte si sente arrabbiata e tratta male le persone, lei cosa le direbbe? Immagino che con la sua sensibilità che ci ha mostrato la consolerebbe o avrebbe parole dolci per lei.

Il suo bambino è in una fase complessa della vita, una fase in cui tenta di autodeterminarsi, di decidere per se stesso, ma allo stesso tempo ha avuto molte esperienza non facili.

Cosa fare dunque?

Dargli un recinto ben saldo nel quale possa muoversi in tranquillità, ed esprimere anche rabbia e frustrazione. Questo si traduce in pochissime regole, condivise con suo marito e mai opinabili. Il resto può passare in secondo piano.

La prima cosa è prenderlo sul serio senza però essere preoccupati o spaventati dalle sue reazioni.

Quando butta i giochi a terra arrabbiato, può dirgli semplicemente “NO”, a poco valgono le spiegazioni in questo momento.

Quando si irrigidisce per essere cambiato, non innescherei una lotta al punto da farle venire la tendinite, i bambini hanno un sistema di pensiero dicotomico, o è bianco o è nero, e spostarsi da li innesca solo una lotta di potere dalla quale nessuno esce mai vincitore. Lo cambi in un altro momento, a nessun bambino piace stare sporco.

Quando mi parla di mangiare a tavola tranquilli, è evidente che Elio vorrebbe essere protagonista anche in quel momento, (come mi racconta che fa all’asilo) ed ha a disposizione mamme e papà seduti vicino a lui, quale migliore occasione per farsi vedere e coccolare!

Capisco che non le abbiamo dato una risposta da bacchetta magica, ma speriamo di averle fatto vedere quanto forte e speciale sia il suo bimbo, e già con questa consapevolezza potrete insieme fare dei bei passi avanti per aiutarlo a non farsi sovrastare da questa forza.

Cari saluti

Gruppo LabirinTO

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