Cara mamma,
chieda a suo figlio se è a conoscenza del motivo per cui i suoi compagni lo chiamano gay e parlatene insieme. Spieghi al bambino il significato della parola gay e soprattutto gli dica che gli omosessuali sono persone con un orientamento sessuale diverso, che non vanno assolutamente derise e che sono degne di rispetto come tutte le altre; aggiunga che probabilmente i suoi amici non sanno nemmeno che cosa voglia dire la parola in questione e che la usano a sproposito.
È importante non sottovalutare la sofferenza del suo bambino e capirne il motivo, ovvero se il pianto e lo sconforto sono dovuti alle continue derisioni, o se teme di avere un orientamento omosessuale. A furia di essere preso in giro si sarà fatto un’idea sbagliata dell’omosessualità, come qualcosa di cui vergognarsi, quando in realtà così non è.
Parli con i genitori dei bambini che deridono suo figlio affinché la smettano, anche perché mi pare che due anni siano abbastanza.
Saluti dalla psicologa