5 Gennaio 2011 L'ESPERTO RISPONDE

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Il sonno pomeridiano

Buongiorno,
sono la mamma di uno stupendo bimbo di 4 mesi, già moooolto curioso e
reattivo agli stimoli dell’ambiente, siano essi oggetti o persone.
Nei primi mesi ha sofferto di coliche gassose, anche adesso talvolta si manifesta qualche breve episodio durante la giornata.
Non è mai stato un bambino
dormiglione solo che ultimamente si ribella quando tento di
addormentarlo… ciò succede principalmente nel primo pomeriggio.
Piange
disperato, urla si irrigidisce tra le mie braccia cercando di divincolarsi
(così tento di addormentarlo nel lettino ) finché non si abbandona esausto
(non ha fame e non mi sembra siano coliche perché se inizio a giocare con
lui smette di piangere).
Ora mi chiedo: sono io che sbaglio a voler farlo riposare nel primo pomeriggio?
forse non è un suo bisogno?
per questo si
ribella?
poi però dorme anche un ora e mezza/due.
In realtà sono molto in
crisi perché non è semplice vedere un bimbo ‘lottare’ così ed addormentarsi
piangendo.
Ringraziandovi per vostra gentile risposta porgo i miei saluti.

Cara mamma,
recenti studi ipotizzano che nel periodo postcolico (dopo il quarto mese generalmente si esauriscono le coliche gassose) i bimbetti attraversano difficoltà nell’addormentamento in quanto sono facilmente inclini all’irritabilità e sensibili ai cambiamenti dell’orario di addormentamento.
Sappiamo che il sonno è fondamentale nella crescita, ma poche persone sanno che fisiologicamente i bambini, dopo i pasti, hanno maggiori energie acquisite attraverso il cibo e non la sonnolenza che caratterizza gli adulti in quanto sono spinti istintivamente al movimento che favorisce la digestione.
La tua creatura è in un momento di passaggio estremamente importante per l’acquisizione di un ritmo circadiano diverso, adeguato al processo di maturazione cerebrale, stimolato dagli stimoli ambientali e che lo vede impegnato gradualmente all’adattamento del ciclo luce-buio di 24 ore.
Il mio suggerimento è quello di continuare la buona pratica del sonnellino pomeridiano (di cui un bambino così piccolo non potrebbe fare a meno!) proponendolo però nel momento in cui puoi cogliere i primi segnali di stanchezza: ti accorgi che comincia a strofinarsi gli occhietti, sbadiglia, si tira le orecchie, si gratta il viso, inarca la schiena, assume uno sguardo fisso e inizia a ‘perdersi’ nella sua stanchezza
o a cercare una posizione di raccoglimento.
Sicuramente è preferibile fare delle proposte ludiche raccolte in una dimensione di calma accompagnate da luci attenuate, naturali e suoni pacati e musiche rilassanti. Assecondare l’armonia tra ritmi naturali e ritmi ambientali con disponibilità e vicinanza è certamente un compito impegnativo ma porta i suoi frutti!
Arianna

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