La poca pazienza delle maestre dell’asilo

Cara mamma,
come giustamente osserva a due anni e mezzo la bimba non è in grado di esprimersi correttamente ed è piuttosto difficile per i genitori ottenere un racconto completo e certo di quanto accade all’asilo.
Non sappiamo da quale esigenza specifica nasca la sua domanda: forse ha già notato in sua figlia segnali che l’hanno messa in allarme, oppure non ha sufficienti conferme della professionalità delle educatrici, oppure è semplicemente in ansia come qualsiasi mamma che si trovi ad affidare il suo piccolo ad altre persone.
Proviamo comunque a fornirle comunque qualche indicazione di massima.
Occorre dire che i segnali più ovvi sono i lividi o altre lesioni: possono derivare da fatalità come una semplice caduta, ma anche da incuria o da maltrattamenti veri e propri.
Altri indicatori sono il rifiuto della scuola (che però può avere molte altre cause) ed il modificarsi del comportamento del bimbo in senso regressivo. Il piccolo può apparire più chiuso, oppure capriccioso, agitato, timoroso o aggressivo; potrà avere incubi, tornare a farsi pipì o popò addosso, e così via. Ogni manifestazione di disagio psicologico nel bambino può insospettire, tuttavia non è facile stabilire se sia causato da un maltrattamento avvenuto o in atto al nido o se vi siano altri motivi.
Purtroppo nella maggioranza dei casi non ci sono segnali inequivocabili e riconoscere segni di maltrattamento su un minore è questione molto delicata e complessa.
Se sua figlia ha già mostrato sintomi o comportamenti che la insospettiscono consulti uno psicologo dell’età evolutiva che possa approfondire meglio la situazione e consigliarla al meglio.
Saluti dallo staff dello Studio di Psicologia Relazionale.