5 Febbraio 2020 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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La rabbia dei bambini e la difficoltà dei genitori a gestirla

Salve Mio figlio di 6 anni a scuola ha continue crisi di rabbia ed impulsività  che le maestre non riescono a gestire. Picchia i compagni, lancia oggetti anche per gioco, non tollera la minima frustrazione, specie quando disegna e secondo lui “sbaglia”, si arrabbia molto ed ogni tentativo di calmarlo peggiora la situazione.
Frequenta una scuola di calcio. Capita che si arrabbi perché perde la partita.
Vuole essere sempre forte e vincere.. Non tollera la sconfitta.
A casa si indispettisce facilmente ma non picchia se non raramente, nulla di che, il fratello di 4 anni. (Sono tre fratelli di 6, 4, 2 anni).
E’ molto intelligente e bravo a scuola, va volentieri e mi dice sempre che va tutto bene, che è stato bravo ma poi sul diario trovo quasi ogni giorno note negative.
È stato visto da uno psicomotricista il quale dice che è solo confuso ed ha bisogno di regole più chiare e precise. Che ciò che pensa lui lo agisce subito senza filtri, senza pensare / riflettere sulle conseguenze.
Non ha limiti. Ha difficoltà a gestire le sue emozioni.
Cosa posso fare?
Pensavo di farlo valutare da un neuropsichiatra per escludere patologie, perché sono molto preoccupata.
Mi può dare un consiglio? Grazie.

Buongiorno signora
la sua lettera mi ha fatto ricordare un articolo che ho scritto tempo fa a proposito della rabbia dei bambini e della difficoltà dei genitori a gestirla. le lascio il link https://psicomamme.it/mamme-preoccupate-figli-arrabbiati-rimedi/ sperando che possa aiutarla un po’.
Entrando nel merito del suo bambino mi chiedo da quando si comporta così, se possa esserci una correlazione con la nascita dei fratellini e con l’inizio delle elementari, cosa che ha sicuramente cambiato le sue abitudini. Le indicazioni che ha dato lo psicomotricista mi sembrano che riguardino un ambito di tipo educativo, dare regole chiare e precise a tre bimbi immagino che non sia così semplice, ma credo davvero che sia indispensabile anche per evitare che i comportamenti del “grande” non vengano presi a modello anche dai due più piccoli.
Parlare con lui è un’ottima cosa, ma a sei anni è difficile che i bambini riescano ad esprimere ciò che provano e spesso serve dare loro un aiuto per semplificare la comunicazione, ad esempio può chiedergli di fare un disegno per esprimere come si sente e poi “parlarci sopra”.
L’ipotesi di fare una visita in neuropsichiatria andrebbe a mio parere valutata sia con gli insegnanti sia con lo psicomotricista sia con il pediatra.
Spero di essere stata utile
Cordialità
dott.ssa Flavia Cavalero

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